Buon Natale 🎅

Eccoci finalmente al giorno tanto atteso!

Oggi c’è poco da dire, tutti siamo già indaffarati nei preparativi per il pranzo, perciò vi faccio subito gli auguri di un felice Natale! Passatelo con i vostri cari, con chi amate di più e divertitevi, perché è un giorno speciale (credo di avervelo detto fino alla nausea questa settimana 😄), capace di portare tanti momenti unici e felici con semplicità!

Vi abbraccio.
Federica

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The Rainist #12 : The Simpsons

Buongiorno 🎅

Caspiterina, oggi è già la vigilia di Natale!! Questa settimana mi è davvero scivolata tra le dita senza che me ne accorgessi! Siamo già all’appuntamento con The Rainist e questa volta vi porto a festeggiare con gli episodi natalizi di una delle mie famiglie preferite 😄

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Poster

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Informazioni generali

TitoloI Simpson
Titolo originaleThe Simpsons
Ideatori/Soggetto: James L. Brooks, Matt Groening, Sam Simon
Paese: Stati Uniti d’America
Anno: 1989–
Genere: Sitcom
Stagioni: 27
Episodi: 618 
Lingua: Inglese

Trama

La serie ruota attorno alle vicende di questa sconclusionata famiglia americana nella cittadina di Springfield, composta da Homer, Marge e i loro tre figli Bart, Lisa e Maggy. Ogni puntata è una reinterpretazione in chiave umoristica della condizione umana, della cultura, della società in generale e della stessa televisione.

Personaggi

La famiglia Simpson: Bart, Marge, Maggy, Homer e Lisa
La famiglia Simpson: Bart, Marge, Maggy, Homer e Lisa
Gli abitanti di Springfield
Gli abitanti di Springfield

 

Sigla

Parere

Oggi non mi concentro su tutta la serie, ma solo su quegli episodi dedicati al Natale che tanto ho adorato e ancora adoro ne I Simpson.
Primissimo special natalizio, nonché primo episodio in assoluto della serie, Un Natale da cani ci porta direttamente a conoscere i componenti della famiglia – e la sconsideratezza di alcuni suoi componenti che diventerà il marchio distintivo della sitcom –, ricordando che non servono regali esagerati o feste maestose per essere felici, ma solo i parenti e un piccolo pensiero.
Miracolo su Evergreen Terrace mostra un tratto peculiare della famiglia, o quanto meno di Homer e Bart: mentire e di conseguenza truffare la comunità di Springfield.
A Natale ogni Spassolo vale è la revisione in stile Simpson de Il canto di Natale di Dickens, con Burns novello Scrooge e Bart come il piccolo Timmy.
Lei di poca fede racconta l’evoluzione di Lisa verso il Buddismo e il suo essere apparentemente inconciliabile con il Natale.
Tutti più buoni a Natale vede al centro la competizione tra Ned e Homer per dimostrare chi sia il più buono e generoso durante il Natale e che puntualmente finisce per diventare una lotta vera e propria, dove alla fine però prevale in vero spirito natalizio di condivisione e bontà.

Vacanze di un futuro passato immagina la famiglia riunita dopo molti anni per festeggiare il Natale tutti insieme, ognuno però con i suoi problemi da risolvere e che solo una riunione di famiglia può far sparire.
Il
blues del bianco Natal propone una rilettura della solidarietà natalizia e dello spirito di condivisione che sembrano tutti disposti a sfoggiare in questo periodo, puntando il dito su quanto incida la questione economica e sull’importanza dei regali nell’organizzazione della festa.
Non sarò a casa per Natale è l’ultimo degli episodi natalizi realizzati finora e ricorda quanto sia importante saper perdonare e trascorrere questo periodo in famiglia o con le persone cui vogliamo bene, perché non è Natale se lo si passa da soli.
In tutti gli episodi i Simpson ci ricordano qualche aspetto del Natale o ciò che si può fare di sbagliato e che “va contro” lo spirito natalizio, senza per questo perdere l’ironia e la critica che fa de I Simpsons una serie davvero divertente e inimitabile!

Voto

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Vi lascio in compagnia dei Simpson (il mio episodio preferito è Lei di poca fede, qual è il vostro?) e vi auguro di passare con loro una splendida vigilia! Domani vi farò gli auguri ufficiali, ma se non riusciste a passare, spero trascorriate uno splendido e felice Natale!

Federica 💋

La météo de Baudelaire #12 : Canto di Natale

Buondì e ben ritrovati a un nuovo appuntamento de La météo de Baudelaire!

Per questo Mercoledì dedicato al Natale non potevo non pensare ai classici e quindi mi sono decisa a scegliere il più classico dei libri natalizi! Coraggio-tattoo

Copertina

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Informazioni generali

Titolo: Canto di Natale
Titolo originaleA Christmas Carol: A Goblin Story of Some Bells that Rang an Old Year Out and a New Year In
Autore: Charles Dickens
Traduzione: S. Ferrero
Editore: Garzanti
Anno: 2012
Anno prima edizione: 1843
Genere: Romanzo
Formato: Cartaceo
Pagine: 96
Prezzo: 4,17€
Link acquisto: Amazon

Trama

Ebenezer Scrooge, arido e spilorcio finanziere londinese, odia il Natale. Lo considera – anzi – tempo perso, e un ostacolo al proprio arricchimento. Ma la notte della Vigilia, dopo una giornata passata alla scrivania senza nulla concedere all’atmosfera festosa che lo circonda, riceve la visita di tre spiriti: quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. Nel corso di un fantastico viaggio che farà rivivere a Scrooge tutte le tappe della propria vita e intravedere un ben misero futuro, gli spiriti riusciranno ad aprire i suoi occhi a sentimenti di generosità e amore. Il Canto di Natale non è però solo una favola a lieto fine. E anche uno degli esempi meglio riusciti di critica sociale di Dickens, oltre che una delle più famose e commoventi storie sul Natale.

Parere

La maestria di Dickens è conosciuta e risaputa ma devo ammettere che prima di aver letto Canto di Natale lo consideravo un po’ troppo “di nicchia”, uno di quegli autori che ti deve davvero piacere per riuscire a leggerne le opere, non perché non siano belle ma a causa di uno stile non proprio semplice e lineare. Dopo aver terminato questo libricino, che si legge tranquillamente in una giornata, ho decisamente cambiato idea.
A Christmas Carol può davvero essere considerato l’artefice delle nostre tradizioni natalizie (insieme agli altri volumi della serie Christmas Books)
perché ho trovato, pagina dopo pagina, lo stesso calore e la stessa atmosfera di gioia/condivisione che rappresentano per me il Natale, raccolte nella cornice di una Londra vittoriana forse troppo occupata a pensare al proprio guadagno per avvertire queste sensazioni.
La storia di Scrooge mi ha colpita molto anche se già la conoscevo, perché arriva dritta al cuore, racconta qualcosa che, anche se non siamo così avari e restii alle emozioni, possiamo capire e anche sentire come nostro: il rimpianto per le opportunità perse, il dolore per le sofferenze degli innocenti, la paura di non poter cambiare e di commettere sempre gli stessi errori. Il personaggio di Dickens non diventa solo iconico per un certo tipo di mentalità o un genere di individuo, ma lo è anche per chi si è trovato in ognuno di quegli stati d’animo senza aver davvero intenzione di cambiare.
Ma l’aspetto più bello è che Canto di Natale è un romanzo di speranza, che invita a migliorare se stessi facendo del bene agli altri e amare la vita giorno per giorno, facendo ciò che più è giusto per vivere serenamente. In questo è molto attuale, perché ultimamente il Natale è diventato sinonimo di consumismo, un’occasione in più per spendere e non per rinnovare i valori e la gioia che questo periodo dovrebbe portare…

Citazione

«Uomo», continuò lo spirito. «se hai un cuore d’essere umano, rinnega queste espressioni odiose, sino a che non avrai scoperto in prima persona in che cosa consista tale eccedenza, e dove si trovi. Come ti arroghi il diritto di decidere chi deve vivere e chi deve morire? Ma come fai a sapere se, agli occhi di Dio, tu non sei più indegno di vivere piuttosto che dei milioni di esseri simili al bambino di quel povero diavolo. Oh, Dio! Sentire l’insetto che è sulla foglia trattare da intrusi i suoi simili che muoiono di fame nella polvere»

Voto

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Sono proprio contenta di avervi raccontato un po’ del mio classico natalizio preferito (devo ammettere, però, che non ho letto molti libri sul tema 😅)! Sono curiosa di sapere quale sia il vostro irrinunciabile natalizio, quel libro che meglio rappresenta il Natale secondo voi!

Nel frattempo vi do appuntamento a domani con The Rainist! See you tomorrow 💋

Singing in the Rain #12 : Shake Up Christmas by Train

Buon Martedì lettori e lettrici 😊

Natale, lo sapete anche meglio di me, è caratterizzato soprattutto da canzoni. Volendo si potrebbe cantare una canzone diversa dal 1° Dicembre fino a dopo Capodanno, ce ne sono per tutti i gusti, ma per oggi il jukebox di Singing in the Rain si è fermato su un brano abbastanza recente.
(P.S. Oggi niente “meaning”. Lascio parlare la canzone e mi eclisso! Ci risentiamo domani con La météo de Baudelaire 😊)

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Informazioni generali

TitoloShake Up Christmas
Artista: Train
AlbumSave Me, San Francisco
Compositore: Pat Monahan, Butch Walker
Genere: Pop
Anno: 2010
# Traccia: 12 di 17
Singolo: Sì, è stato il 4° singolo dell’album (pubblicato il 1° Novembre 2010)

Copertina album

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Video

Testo

Ho, ho, ho…

Shake up the happiness
Wake up the happiness
Shake up the happiness
It’s Christmas time

(Scuoti la felicità
Sveglia la felicità
Mescola la felicità
È Natale!)

There was a story that I was told
And I want to tell the world before I get too old
And don’t remember it, so let’s December it
And reassemble it, oh yeah

(Cè una storia che mi è stata raccontata
E la voglio raccontare al mondo prima di invecchiare
E di non ricordarla, facciamo finta che ora sia Dicembre
E mettiamole insieme, sì)

Once upon a time in a town like this
A little girl made a great big wish
To fill the world full of happiness
And be on Santa’s magic list

(C’era una volta in una città come questa
Una ragazzina che aveva espresso un grande desiderio:
Riempire il mondo di felicità fino a scoppiare
E essere sulla lista magica di Babbo Natale.)

[RITORNELLO]
Shake it up, shake up the happiness
Wake it up, wake up the happiness
Come on all, it’s Christmas time
Shake it up, shake up the happiness
Wake it up, wake up the happiness
Come on all, it’s Christmas time
Ho, ho, ho,
Ho, ho, ho,
It’s Christmas time

(Scuotila, scuoti la felicità
Svegliala, sveglia la felicità
Venite tutti, è Natale!
Scuotila, Scuoti la felicità
Svegliala, sveglia la felicità
Venite tutti, è Natale!
Ho, Ho, Ho
Ho, Ho, Ho
È Natale!)

At the same time miles away
A little boy made a wish that day
That the world would be okay
And Santa Clause would hear him say
I got dreams and I got love
I got my feet on the ground and family above
Can you send some happiness with my best
To the rest of the people of east and the west

(Nello stesso momento, ma a miglia di distanza
C’era un ragazzino che aveva espresso un desiderio quel giorno:
Che il mondo potesse star bene
E Babbo Natale lo avrebbe sentito dire:
Ho sogni, ho amore
Ho i piedi per terra e la famiglia su nel cielo
Potresti mandare un po di felicità con i miei migliori auguri
Al resto delle persone dell’Est e dell’Ovest)

And maybe every once in a while
You give my a grandma a reason to smile
‘Tis the season to smile
It’s cold but we’ll be freezing in style

(E forse ogni tanto tu potresti dare
A mia nonna un motivo per sorridere.
È la stagione per sorridere
Fa freddo, ma ci congeleremo con stile)

And let me meet a girl one day
That wants to spread some love this way
We can let our souls run free
And she can open some happiness with me

(E fammi incontrare una ragazza, un giorno
Che voglia diffondere un po di amore in questo modo
Lasceremo le nostre anime corrano libere
E lei può conoscere la felicità con me.)

[RITORNELLO]

I know you’re out there
I hear your reindeer
I see the snow where
Your boots have been

(So che sei là fuori
Sento la tua renna
Vedo la neve dove
sono passati i tuoi stivali)

I’m gonna show them
So they will know then
Then love will grow and
They believe again

(Li farò vedere anche a loro
Così lo sapranno
Allora l’amore crescerà e
Crederanno di nuovo)

[RITORNELLO x2]

Potrebbe piovere #12 : Fuga dal Natale

Buo-oh-oh-oh-n Lunedì!

La settimana natalizia si apre con uno degli ultimi film che in questi anni mi hanno divertito di più nel periodo delle feste!

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Locandina

locandina

Informazioni generali

Titolo: Fuga dal Natale 
Titolo originaleChristmas with the Kranks
Regia: Joe Roth
Anno: 2004
Genere: Commedia
Lingua: Inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d’America
Soggetto: John Grisham (romanzo)
Sceneggiatura: Chris Columbus

Trama

I coniugi Luther e Nora Krank quest’anno vogliono evitare festoni e alberi di Natale per emigrare verso i caldi lidi caraibici. Non hanno però fatto i conti con i vicini di quartiere, capitanati dal risoluto Vic Frohmayer (Dan Aykroyd), legati indissolubilmente alla tradizione, che non accettano di buon grado di vedere una casa senza addobbi. Come se non bastasse la figlia Blair decide di fare una sorpresa ai genitori e di venire a trovarli. Che decisione prenderanno i nostri due eroi?

Cast

  • Tim Allen è Luther Krank
  • Jamie Lee Curtis è Nora Krank
  • Dan Aykroyd è Vic Frohmayer
  • Erik Per Sullivan è Spike Frohmeyer
  • Julie Gonzalo è Blair Krank
  • Cheech Marin è l’Agente Salino
  • Jake Busey è l’Agente Treen
  • M. Emmet Walsh è Walt Scheel
  • Elizabeth Franz è Bev Scheel

Trailer

Parere

Di film sul Natale ce ne sono veramente un’infinità, praticamente ogni anno le sale cinematografiche si riempiono di pellicole a tema natalizio, però questo mi ha da subito colpita per un particolare: Luther non ne può più del Natale! È arrivato a non sopportare più nulla di questa festa e decide di evitarla categoricamente organizzando un viaggio alle Hawaii per lui e la moglie. Peccato che i suoi vicini non condividano l’idea.
Tra gli abitanti del loro quartiere, capitanati da un agguerrito Dan Aykroyd, e la figlia che decanta le lodi delle “feste di Natale dei Krank”, Luther e Nora si ritrovano al centro di un fuoco incrociato che li spinge a riprendere le vecchie abitudini natalizie e per loro destreggiarsi non è per niente facile, soprattutto di fronte alla prospettiva di passare un 25 Dicembre caldo e rilassante.
La trama di per sé è molto carina (in fondo è tratto da un romanzo di Grisham) e gli espedienti che Luther mette in atto per liberarsi del Natale (e dei suoi vicini) prima e per ricrearlo poi sono ciò che da movimento al film e che dimostra quanto, nonostante ci possa essere qualcosa di più allettante da fare, festeggiare il kranks-1417949124Natale è ciò che serve per mantenere unita la famiglia, per mostrare il proprio lato buono e per diventare un po’ Babbo Natale, cioè essere pronti a realizzare i desideri degli altri forse anche a discapito dei propri.
Tim Allen e Jamie Lee Curties, anche se attorniati e aiutati da altri degni interpreti, regnano sovrani nel film e come coppia fanno un lavoro davvero ben riuscito. Purtroppo presi singolarmente non mi sono piaciuti molto, forse perché ho sempre visto Tim Allen in ruoli più positivi (come in Home Improvement – Quell’uragano di papà) e lei è un po’ troppo isterica a volte, però funzionano bene perché sono un duo, le cui azioni si compensano e lavorano in sincronia (specie quando si tratta di organizzare il Natale perfetto in meno di 12 ore).
fuga-dal-nataleHo adorato – non so nemmeno perché – la scena in cui Luther issa sul proprio tetto il simbolo del “Natale dei Frank”: il finto pupazzo di neve Frosty. Quando l’ho vista non solo mi è sembrata particolarmente comica (questo pupazzo di neve con un cappio al collo e assunto quasi a figura diabolica anti-natalizia), ma mi ha anche fatta pensare a cos’è diventato il Natale, una festa forse un po’ pesante da organizzare, che ci sta stretta ma alla quale non possiamo rinunciare per far felici le persone che amiamo e per le quali siamo disposte a fare di tutto, anche ad issare un pesantissimo Frosty sul tetto.

Voto

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Natale è sempre più vicino e ognuno ha già i propri programmi! Ditemi: adorate le feste oppure ogni tanto vi sentite come i Krank? Io entrambe, anche se prevale sempre il primo lato 😄
Vi aspetto domani con Singing in the Rain 💋