[BlogTour] “Per l’uno e per l’altra” di Jayne Davis : Casa dolce casa – La famiglia che abbiamo e non meritiamo

Buongiorno a tutti e buon giovedì 😊

Oggi e domani saranno giorni ricchi di sorprese, ad iniziare da quella che è l’ultima tappa del BlogTour dedicato a Per l’uno e per l’altra, il primo romanzo della collana Regency inaugurata dalla Vintage Edizioni! Ma prima di mostrarvi il mio approfondimento, vi lascio i dati del libro!

Titolo
Per l’uno e per l’altra
Titolo originale
Sauce for the Gander
Autore
Jayne Davis
Traduzione
C. Sarocco
Saga
The Marstone #1
Editore
Vintage Edizioni
Anno
2020
Anno prima edizione
2019
Genere
Romance, storico, Regency
Formato

Cartaceo (16€)
Pagine

562
Acquisto
Amazon

Inghilterra, 1777 Will, il giovane visconte di Wingrave, contrastato dal dispotico padre nel proprio desiderio di servire il paese arruolandosi, trascorre il proprio tempo in passatempi stupidi e pericolosi: il gioco d’azzardo e le avventure con donne sposate sono le occupazioni che più sembrano divertirlo, nonostante avversari pericolosi e mariti infuriati. La notizia del duello all’ultimo sangue contro un marito geloso fa decidere il padre, il conte di Marstone, che è arrivato il momento di prendere provvedimenti. Quella testa calda del figlio deve sposarsi e sarà lui a scegliere la sposa. Per questo il conte organizza le nozze con la giovane Connie Charters, il cui ambizioso padre è disposto a vendere la propria figlia pur di approfittare dei vantaggi che una simile unione può portare. È così che Will e Connie si conoscono, davanti all’altare, costretti a unire per sempre le proprie vite. Eppure, i due si trovano giorno dopo giorno ad affrontare insieme la tirannia dei rispettivi genitori, scoprendo proprio nel loro matrimonio una inattesa possibilità d’indipendenza e nella loro unione una forza imprevista. Ma può il vero amore nascere su queste sole basi?

Tema della mia tappa è Casa dolce casa – La famiglia che abbiamo e non meritiamo, perché all’interno del romanzo il tema della famiglia è un aspetto centrale, che forgia i caratteri e i comportamenti dei due protagonisti, Connie e Will, mettendoli di fronte a una sfida forse impossibile quando si tratta di creare il loro nucleo familiare.

Da un lato abbiamo Will, visconte di Wingrave e futuro conte Marstone, cresciuto sotto il tetto di un padre dispotico e possessivo che vede i figli, soprattutto i maschi, come sue estensioni e quindi come dipendenti sempre e comunque dalla sua autorità. L’attuale conte è un uomo che non vuole sentire ragioni, disposto anche vendere luoghi (e persone) per ottenere ciò che si è prefissato, vale a dire continuare la propria linea di successione affinché il titolo prosegua senza interruzioni. Ciò che conta, il valore di Will per suo padre, è la presenza di un erede e (almeno) un sostituto, così che nulla metta a repentaglio la successione, le ricchezze e il lignaggio. Un aspetto, questo, che coinvolge direttamente la situazione della prescelta futura sposa.

Connie è figlia di un nobile di campagna, caratterizzato da un titolo ma da una condizione assai meno abbiente di quella che ci si aspetterebbe da un baronetto. È lei a occuparsi della gestione della casa, a formarsi nella speranza di diventare un giorno governante, perché per lei, figlia di seconde nozze, le prospettive di fare un buon matrimonio sono davvero scarse. Suo padre, un po’ come quello di Will, si aspetta la totale obbedienza della figlia perché, il valore della donna nella famiglia, è quello di essere dipendente dal padre, marito o tutore che sia, in quanto considerate prive di volontà decisionale (se non quella per attività di scarso interesse per gli uomini, come la cura dei giardini o il cucito), ma per Connie l’autorità è rappresentata anche da un controllo ferreo sulle spese, vincolate non alle sue necessità ma agli interessi del padre.

Due condizioni economiche e autorità un po’ diverse, ma che spingono i ragazzi ad approcciarsi l’uno all’altra convinti che la loro realtà familiare sarà identica a quella lasciata. Will si aspetta infatti, dalle poco rassicuranti conferme di suo padre, una moglie docile e obbediente, consapevole dei suoi limiti e obblighi. Connie non sa se poter chiedere a suo marito come e quanto potrà spendere per la gestione della casa, certa che ci saranno più limitazioni che permessi, più rifiuti e disattenzione alle sue esigenze che momenti di aperto dialogo.

Ebbene, le sorprese saranno tante dal punto di vista familiare! Ma per scoprirle c’è solo un modo ed è andarle a cercare tra le pagine del libro!

I diversi quadri familiari che Jayne Davis crea e condivide con noi nella lettura sono tipici dell’Inghilterra (e dell’Occidente) di fine Settecento e restano tali per tutto il secolo successivo. Sono nuclei in cui tutta l’autorità è affidata a un capo famiglia titolato e dalla cui benevolenza dipendono tutti coloro che ne fanno parte, in cui agli uomini è concesso un minimo di trasgressione e dove le donne invece fungono quasi da orpello per il loro aspetto, il lignaggio e la capacità di fare figli. Un concetto un po’ diverso da quello di “famiglia” che abbiamo oggi, anche se (a volte) qualcuno prova a farci tornare a quei tempi… ma per fortuna abbiamo Will e Connie a ricordarci come evitare che accada 😉

Ed eccoci arrivati alla fine! Spero che questo approfondimento sulle famiglie dei protagonisti vi sia piaciuto e anche se oggi è stata l’ultima tappo del BlogTour, vi lascio il calendario e i link ai siti partecipanti:

6 luglioI miei magici mondi
7 luglio Rivendell: Katy Booklover
8 luglio La Nicchia Letteraria
9 luglio – On Rainy Days

E…

10 luglio – Review Party

Non mancate, mi raccomando, perché c’è ancora molto da conoscere su Will e Connie!

A domani
Federica 
💋

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[BlogTour] “Le avventure del Pentagramma” & “Le avventure del Puntatore” di Andrea Ventura

Buongiorno a tutti!

Quest’oggi ho il piacere di ospitare l’ultima tappa del blog tour per il rilancio di Le avventure del Pentagramma e Le avventure del Puntatore di Andrea Ventura 😊 E andremo a scoprire un po’ di curiosità dietro le quinte di queste due raccolte grazie alla partecipazione di niente po’ po’ di meno che dell’autore in persona! Anzi, grazie Andrea per averci “raggiunto” qui sul blog!

Nelle tappe dei giorni scorsi (le potete vedere qui nell’immagine) abbiamo iniziato un po’ a scoprire le opere e i loro aspetti più salienti, oltre a leggere un’interessante intervista a te e ai personaggi, perciò che ne dici di rompere il ghiaccio raccontandoci com’è nata l’idea di Le avventure del Pentagramma e  Le avventure del Puntatore?

Ciao a tutti e grazie per questa opportunità! Le idee per questi due libri sono già molto vecchie, in effetti sono giunto alla seconda edizione, dove ho inserito anche qualche grafica, in modo da renderlo più divertente. Diciamo che l’idea di partenza era quella di creare un universo ispirato alle Situation Comedy; in cui sia il Pentagramma, ovvero il mondo della musica, che il Puntatore, ovvero il mondo dell’informatica, vivono le loro avventure e nel frattempo spiegano qualche passo che rimane poco chiaro a chi conosce poco questi universi. Come me, che appunto mi sono documentato. Spero che questo doppio schema dell’insegnamento divertente possa incuriosire qualcuno e condividerlo con me! Inoltre, un’altra particolarità dei due volumi è che sono brevi, giusto il tempo di un caffè o un panino. Questa brevità non solo si sposa bene col mio tipo di comicità, ma serve anche a staccare un po’ la spina al lettore, il quale può portare appresso i libri mentre aspetta l’autobus o in banca, per dirne una.

Adattissimi per essere letti di questi tempi! Siamo sempre tutti di corsa ultimamente e poter leggere un libro giusto nel tempo di un caffè mi sembra davvero fantastico. Io poi adoro i racconti brevi, perché ti stimolano ad essere incisivo in pochissime pagine, se non addirittura in poche righe! Certo, non è semplice. Ci sono delle difficoltà niente male nella stesura dei racconti, non credi?

Se prima ho detto che la brevità è il mio punto di forza, può essere anche una difficoltà nel momento in cui debba scrivere il capitolo stesso. Insomma, sono partito da un sacco di titoli e dal titolo è scaturito il testo successivo. Solo, a volte mi sembrava più divertente il titolo che poi lo svolgimento *ride* Inoltre, mi sono dovuto fermare parecchie volte per accertarmi di non stare raccontando cose inesatte. Va bene il divertimento e il demenziale, ma di fondo c’è anche una verità che vorrei non lasciasse i miei racconti. Ad esempio, posso spiegare bene la differenza fra semi minima e semi biscroma; e nell’altro libro già nel primo capitolo si nota il duro lavoro del Ctrl, Alt e Canc che, sono certo, l’avete usato anche voi almeno una volta.

Ovvio! Chi non li usa?! Credo che siano i tasti più consumati sulla mia tastiera! Certo che è stranissimo, dall’esterno, immaginare delle storie incentrate su qualcosa che tutti noi conosciamo, come le note e il pentagramma, o utilizziamo quotidianamente ma che sono molto settoriali. Com’è stato “usare” personaggi così insoliti come il pentagramma e il mondo del desktop?

In realtà non è stato poi così difficile, sai? Avevo già in testa un modello comportamentale per ciascun personaggio. Sto lì a pensare “Cosa farebbe un puntatore in questo momento?” e allora cerco la risposta. Allo stesso modo funziona per tutto quanto, e viene dunque più semplice farli interagire come se fossero umani. Continuando a non esserlo e mantenendo tutte le funzionalità originali. È solo il carattere che viene fuori, di conseguenza avremo un Si che non riesce a dire “no” in nessun caso e un Cestino che rutta e ama mangiare i file da eliminare, e anche quelli da salvare.

Tutti comportamenti e caratteri che, in effetti, ritrovo in persone che conosco!
Finora abbiamo chiacchierato dell’aspetto più creativo che si nasconde dietro a un libro e alla sua copertina. Ma nella stesura c’è tanto altro e per gli autori self il lavoro post-scrittura è addirittura più impegnativo del primo. Penso alla realizzazione della copertina, ad esempio, o a tutta la revisione che un’opera subisce tra lo scrivere la parola “Fine” e la sua pubblicazione. Insomma, l’editing è importante e per chi non ha una casa editrice alle spalle le scelte sono due: editing professionale o auto-editing. Tu che idea ti sei fatto e quale dei due hai scelto per i tuoi libri?

Assolutamente, qui ritengo che possa esserci una sola risposata: editing professionale. Sapete, dirò la verità. All’inizio, avevo messo su Amazon una raccolta di storie che mi sono auto corretto, e ovviamente è andata malissimo. È stato solo dopo che mi sono affidato a un’editor freelance, in questo caso Emanuela Navone, che si è occupata di entrambe le storie e, con pazienza, gentilezza e disponibilità mi ha accompagnato in un percorso dove ho imparato tantissimo e sono cresciuto altrettanto. Non smetterò mai di ringraziarla abbastanza e se doveste cercare un’editor, consiglierei sempre lei. I vantaggi di un editing fatto come si deve si vedono e si sentono, ve lo posso assicurare. 

E per il genere, invece? Sia Le avventure del Pentagramma sia quelle del Puntatore appartengono a una narrativa comica e hai detto di esserti ispirato, per i racconti, alle “Situation Comedy”, un genere televisivo e di comicità con caratteri specifici e che non si vede spesso nella narrativa. Personalmente sono pro letture di questo tipo, che aiutino a distrarsi con un sorriso e comunque che lascino qualcosa a chi legge, però credo che non tutti cerchino questo in un libro. Le preferenze ci guidano nella scelta dei generi che ci piacciono. Perciò ti chiedo: perché, in generale, leggere un libro comico? E cosa ci dobbiamo aspettare nel leggere Le avventure del Pentagramma e Le avventure del Puntatore?

Il genere comico l’ho scelto semplicemente perché vivo sul concetto di “A chi è triste, che io porti la gioia”: ora, la gioia è scaturita da una sensazione di contentezza, e la contentezza può nascere anche da un sorriso. Io penso che questo mondo ne abbia bisogno davvero, di sorrisi e, anche se non sono esattamente sicuro che i miei racconti porti vera e propria “gioia”, che è la pienezza del cuore, però può dare un piccolo contributo alla causa. E credo tantissimo in questa cosa, tanto che è divenuta la mia seconda pelle. La mia è una scommessa: il mio messaggio può ancora essere valido, in questo torno di tempo di insicurezze e tendenza alle tenebre? Siete pronti a condividerlo con me? In tal caso, buona lettura!

Grazie, Andrea! E grazie anche per essere stato qui con me a chiacchierare!

Io leggerò di certo entrambi i libri, tanto di pause caffè da riempire ne ho bizzeffe e con Le avventure del Pentagramma e Le avventure del Puntatore sono sicura che la mia giornata migliorerà!

E voi, lettori? Che ne dite, il Pentagramma e il Puntatore vi hanno convinti? La zona dei commenti è a vostra disposizione per raccontarmi quello che ne pensate 😊 Qui sotto, nel frattempo, avete i link dove trovare i due libri di Andrea Ventura!

Le avventure del Pentagramma ~ Le avventure del Puntatore

A presto
Federica
💋

[BlogTour] “Il Regno del Vuoto” di Laura Rocca [Libro Sesto • Le Cronistorie degli Elementi] – Tappa 2: Il Regno dell’Aria

Buongiorno!

Benvenuti alla seconda tappa del BlogTour dedicato all’uscita di Il Regno del Vuoto, l’ultimo e conclusivo volume de Le Cronistorie degli Elementi, la straordinaria saga fantasy creata da Laura Rocca e che in tre anni ha scalato le classifiche di Amazon stabilendosi sempre ai primi posti con tutti i suoi libri!

È per me un piacere partecipare a questo tour di presentazione e nell’attesa che arrivi il 10 Luglio, giorno di uscita del nuovo romanzo, passo a illustrarvi il tema della mia tappa! Si tratta, rullo di tamburi, di… Il Regno dell’Aria, il secondo libro di questa esalogia!

13412134_10209316059483513_8793978248704093697_oTitolo
Il Regno dell’Aria
Autore
Laura Rocca
Saga
Le Cronistorie degli Elementi
Editore
Amazon Self Publishing
Pubblicazione
8 Luglio 2016
Formato
Ebook ~ Cartaceo
Prezzo

2,99€ (Ebook. Disponibile per Kindle Unlimited) ~ 14,55€ (Cartaceo)
Link acquisto
Amazon

Celine è convinta di essere una ragazza insignificante e invisibile, ma il destino ha in serbo altri piani per lei: non solo scopre un mondo di cui non conosceva l’esistenza, ma ne è persino a capo. Purtroppo questo dono inaspettato le preclude l’amore dell’unico ragazzo che le abbia mai fatto battere il cuore in diciotto anni. La profezia, infatti, lega il suo destino a quello dell’altro Prescelto, e il suo amato Aidan è irremovibile: non infrangerà le loro leggi perché non vuole esporla ad alcun pericolo.
Celine non può crogiolarsi nel dolore, non ha più tempo. I nemici stanno colpendo duramente i Quattro Regni, Fàs ha deciso di attaccare e il popolo si sente talmente abbandonato da aver perso ogni speranza. Le protezioni attorno al Regno dell’Aria stanno cedendo e, mentre il male si avvicina, Celine deve ritrovare la Lama d’Aria, dispersa da quasi vent’anni. La sopravvivenza del Regno dipende dalla riuscita della sua missione. L’unica possibilità di salvezza è nelle sue mani.
Alla scoperta di un mondo nuovo, immerso tra i ghiacci della Finlandia, Celine si appresta a sciogliere le fila di un antico mistero.

Dove vogliamo andare davvero? Cosa desideriamo più di ogni altra cosa? Non esistono limiti, se non quelli che ci imponiamo noi stessi. Bisogna saper guardare oltre, compiere i passi necessari alla realizzazione dei nostri obiettivi, non perdere mai la speranza e la forza di volontà.

Ne Il Regno dell’Aria, le vicende sono ambientate ai giorni nostri e si svolgono prevalentemente nel Regno dell’Aria che fa parte del mondo segreto dei Custodi degli Elementi. La notte perenne e il bianco che ricopre ogni cosa sono gli elementi dominanti di questo Regno, come anche le magnifiche Aurore Boreali: striature colorate che s’increspano nei cieli e rendono l’ambiente magico. Il Regno dell’Aria si trova nell’estremo Nord, al Circolo Polare Artico, in Finlandia. Per arrivarci, i nostri eroi attraverseranno tutto il paese, costeggiando il fiume Muonio e lasciandosi alle spalle Kaaresuvanto.
E come nel primo volume, anche in questo secondo libro Laura sa creare una coesione assoluta tra lettore e storia, che tiene incollati alle pagine dall’inizio alla fine, in un’avventura che fa sentire direttamente coinvolti in quello spettacolo naturale che è la Finlandia, tanto da avere la sensazione di aver viaggiato per chilometri e chilometri ed essersi ritrovati in quella terra avvolta dalle tenebre e rischiarata dalle stelle.

La missione prioritaria dei Custodi in viaggio sarà quella di recuperare la Lama d’Aria Sanatrice, una delle loro Armi Sacre andata perduta molti anni prima. Non è solo questo, però, a preoccupare i nostri eroi. Il Regno è stato preso d’assalto dai nemici, essi sono riusciti a penetrare le protezioni e hanno invaso parte dei territori rendendo impossibile e pericolosa la vita degli abitanti. Tra scontri e battaglie epiche, è la presenza di personaggi capici di rendersi reali attraverso i gesti che compiono, le parole che pronunciano e le emozioni che provano lungo tutta questa avventura nel regno di Adhar, lo Spirito dell’Aria, a rendere il romanzo di Laura un vero e proprio gioiello.

Il Regno dell’Aria apre al conflitto e alla ricerca delle Armi Sacre che permetteranno a Celine, Aidan e a tutti i loro amici di sconfiggere per sempre il temibile Fàs, signore del Vuoto! Una battaglia che sta volgendo al termine!

Il 10 Luglio conosceremo infatti le sorti della guerra tra i nostri amati protagonisti e il loro acerrimo nemico, giungendo alla fine di una delle saghe fantasy che più ho amato in questi anni! Siete pronti a scoprire cosa accadrà??

Nell’attesa, colmiamo la curiosità con tutte le tappe di questo BlogTour, un viaggio alla riscoperta dei volumi della saga e un incontro con l’attesissimo ultimo volume!

Titolo
Le Cronistorie degli Elementi ~ Libro Sesto ~ Il Regno del Vuoto

Autrice
Laura Rocca

Editore
Amazon Self Publishing

Genere
Urban Fantasy/Paranormal Romance

Prezzo
4,99€ (Ebook ~ Disponibile anche per gli iscritti Kindle Unlimited)
Data uscita
10/07/18


Libri precendenti
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Sette giorni e potrò finalmente sapere cosa ne sarà di Celine e Aidan!! Non vedo l’ora!

Per questa tappa è tutto! Domani vi attende un altro blog, con un altro libro e un Regno da scoprire! Non perdetevelo!

A presto
Federica 💋

“Il Regno dell’Acqua” di Laura Rocca – BlogTour 6ª Tappa: Il booktrailer

Buongiorno 😄

Oggi ho il super piacere di ospitare la sesta tappa del blogtour che annuncia l’uscita de Il Regno dell’Acqua, quinto volume della saga fantasy Le Cronistorie degli Elementi, scritta magistralmente da Laura Rocca! Ormai conoscete il mio rapporto di amicizia e sostegno reciproco con Laura, nonché il mio amore per i suoi libri, perciò non mi dilungo più del necessario e vi mostro subito l’argomento della mia tappa: il booktrailer!!

Wow!!!
Incredibile e affascinante, soprattutto perché questo booktrailer si concentra sul personaggio più amato della saga: Aidan! Senza nulla togliere alla protagonista Celine, sono personalmente contenta che sia lui il centro di questo sneak peek sul nuovo libro! Dopo la rivelazione finale ne Il Regno del Fuoco, è in questo nuovo trailer che si percepisce tutta la tensione che preme sul personaggio di Aidan, soprattutto grazie alla musica di sottofondo e ai suoi toni che, in crescendo, sottolineano un clima di avversità generale.
Dal booktrailer ci si aspetta un romanzo che terrà con il fiato sospeso, ricco di colpi di scena e sconvolgimenti capaci di mandare in crisi noi lettori! In positivo e in negativo, perché Aidan sembra chiamato a una missione che minaccia proprio di spezzarci il cuore! Ogni parola non si ferma a descrivere ciò che troveremo ne Il Regno dell’Acqua, ma nasconde una marea di significati che potremo scoprire solo tra le pagine.

I nostri successi spesso passeranno inosservati, ma i nostri errori avranno il potere di distruggerci.

È questa frase, tra le altre, ad avermi colpita di più perché, conoscendo Aidan, la sua storia e ciò che deve affrontare, mi viene da pensare che possa essere riferita a lui e che lo aspettino difficoltà insuperabili.
Insomma, un nuovo booktrailer fantastico, in cui le immagini scivolano via come acqua, rinnovando ma anche cancellando ciò che c’è stato prima, in un’atmosfera di continuo cambiamento che credo rispecchi appieno l’animo del libro e dei suoi eventi. Chissà se il Regno dell’Acqua e la ricerca dello Specchio faranno pendere la bilancia a favore di Celine e Aidan o se, come un’immagine riflessa in negativo, i loro sforzi andranno a vantaggio di Fás!
Complimenti Laura per questo tuo incredibile lavoro! E in quanto a noi… Beh, non ci resta che aspettare il 19 per scoprire cosa accadrà nell’ultimo Regno da visitare!

Ma non si può parlare del booktrailer di questo fantastico libro senza averne sotto mano anche le informazioni più importanti!

Titolo
Il Regno dell’Acqua

Autrice
Laura Rocca

Saga
Le Cronistorie degli Elementi ~ Libro Quinto
Editore
Amazon Self Publishing

Pubblicazione
19 Gennaio 2018
Genere
Urban Fantasy/Paranormal Romance

Pagine
536
Formato

Ebook ~ Cartaceo (prossimamente)
Prezzo
3,99€ (ebook ~ Disponibile anche per gli iscritti Kindle Unlimited)

Appreso il contenuto della prima parte di Profezia, Aidan e Celine possono finalmente prepararsi per la spedizione nel Regno dell’Acqua, ma raggiungere il Castello sembra sempre più difficile.
Non esiste spiegazione alle ingerenze improvvise del nemico sul territorio. Le protezioni sembrano attive, ma le Forze del Vuoto riescono a penetrare e a seminare il panico tra gli abitanti del Regno. Tentando di varcare i confini protetti, Celine realizza che il male annienta le sue capacità e il suo compagno, non avendo ancora recuperato i poteri da Prescelto, non è in grado di fornirle sufficiente supporto.
Aidan, intuendo le vere ragioni del nemico, decide che è giunto il momento di agire, di dimostrare al mondo, e a se stesso, che è davvero degno di essere uno dei Prescelti. Tenendo Celine all’oscuro del pericolo al quale ha deciso di esporsi, combatterà una guerra molto più significativa di quella per riconquistare il Regno, ma dovrà valutare con attenzione ogni scelta poiché il peso delle sue azioni ricadrà su tutti, specialmente su colei che ama.
Aidan sarà abbastanza forte da mettere a tacere definitivamente quell’anima oscura che lo perseguita?Quale condizione porrà loro lo Spirito dell’Acqua per venire a capo dell’enigma?
E che cos’è quella misteriosa Reliquia di cui non avevano mai sentito parlare?

E ovviamente il blogtour continua (qui a lato trovate tutte le altre tappe) fino al 19 Gennaio, quando ci sarà l’estrazione del giveaway! Esatto: uno tra voi potrebbe avere una copia omaggio del nuovo volume di Laura. Come? Semplice. Basta commentare tutte le tappe e rientrerete tra i nomi dell’estrazione e potreste essere voi ad aggiudicarvi la copia in palio!

Non siate timidi e venite a scoprire una bellissima saga, dei personaggi formidabili e un’autrice meravigliosa! 

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È la prima volta che incroci un volume della saga?

Nessun problema. Segui questo => link <= e trovi tutti i libri precedenti!

A presto
Federica 💋

[Blogtour] “La spia e il guaritore” di Cristina Azzali – Quarta Tappa: La recensione

Buongiorno!! E benvenuti alla quarta tappa di questo blogtour di presentazione 😊

Giusto per fare un piccolo riassunto di cosa stiamo parlando e poi passare al sodo, ci ritroviamo nell’universo fantastico creato da Cristina Azzali in L’eredità della spada e che vede come protagonista il giovane Arthur Dalen. Desideroso di cambiare il proprio futuro, Arthur si è ritrovato a dover viaggiare con un trio decisamente particolare: Gwinneth abile spadaccina, sempre tesa a dimostrare la propria supremazia e abilità; Rayleigh, Paladino tutto muscoli e sagacia; e Maelin, giovane Maga timida ma sempre pronta riportare la pace tra i compagni di spedizione. Un viaggio, quello dei quattro protagonisti, che li metterà sulla strada di una grande avventura (e => qui <= trovate la mia recensione al primo volume). 

Oggi vi presento il secondo volume, La spia e il guaritore, e mi aspetta un onere e un onore, quello della prima recensione, e non vedo l’ora di parlarvene! Anzi, iniziamo subito, perché questo libro è davvero fenomenale!

Titolo
La spia e il guaritore
Autore
Cristina Azzali

Saga
L’eredità della spada – Vol. II
Editore
SensoInverso Edizioni
Genere
Fantasy
Pubblicazione
Settembre 2017
Formato
Cartaceo ~ Ebook (disponibile a breve)
Pagine
462
Prezzo
21€ (cartaceo) ~ 4,99€ (ebook)
L’agguato subito dal giovane Arthur si abbatte come un fulmine improvviso sul gruppo dei viandanti, sconvolgendone dinamiche e piani. La missione incombe, ora impossibile da rimandare. Cedere ai sensi di colpa sarà rischioso, poiché ad attenderli c’è un viaggio avventuroso verso l’assolata Vhalesia; qui, Gwinneth e gli altri dovranno stringere nuove, curiose alleanze, muovendosi con cautela nel dominio di un avversario insidioso e potente. Un gioco fatto di astuzie, sotterfugi e inganni, che potrebbe mutare le sorti dell’intero Continente.

Dopo aver lasciato Arthur e Gwinneth in preda a una corsa sfrenata per salvargli la vita, La spia e il guaritore ricomincia proprio dai tragici istanti seguiti al ritrovamento del cavaliere ferito. In questo secondo capitolo, però, a un romanzo di formazione e avventura si aggiunge una spy story di stampo medievale che spazia tra diverse ambientazioni e pretesti ben costruiti.
Da un misterioso viaggio diplomatico in Vahlesia, il gruppo composto da Lady Gwinneth Rashu, dal Paladino Rayleigh, dalla Maga Elementale Maelin e dal neo nominato cavaliere Arthur Dalen si ritrova a viaggiare in lungo e in largo, prima nella ricerca di un Guaritore per Arthur, poi nel tentativo di arginare le mire guerresche di un sovrano sanguinario. I momenti più densi di azione e colpi di scena sono alternati in maniera piacevole con episodi più quotidiani e tranquilli, tra i quali ho apprezzato soprattutto la parte dedicata a Arthur e Maelin e il loro viaggio in solitaria verso Sud, perché regala un angolo di normalità con due personaggi speciali e per loro natura spesso estranei a momenti simili. Ma se da un lato questi sprazzi di vita tranquilla regalano un po’ di pace, dall’altro si inseriscono i frammenti del piano originario che ha dato avvio al viaggio di Gwinneth, Rayleigh e Maelin, rimescolati e adattati a seconda degli sviluppi e degli imprevisti che si trovano ad affrontare i quattro ragazzi. Tra nemici nascosti nell’ombra e vecchie conoscenze che ricompaiono, Arthur, Gwinneth, Rayleigh e Maelin sono costretti a continui cambi di programma, scatenando una crescente curiosità a proposito della buona o cattiva riuscita delle loro strategie. Il tutto, vi dicevo, sullo sfondo di una possibile guerra tra i regni che Gwin sta cercando di prevenire, attirando le diverse esperienze dei suoi compagni in un intricato mondo di spie, cospirazione, vecchie casate destituite e di magia così potente da poter influenzare le possibilità di sopravvivenza dei protagonisti.
E, come in L’eredità della spada, sono proprio i quattro protagonisti a emergere e a rendere una lettura emozionante questo romanzo. Arthur, costretto a fare i conti con le conseguenze della propria ferita, si ritrova diviso tra la presa di coscienza del proprio ruolo negli equilibri precari tra i Quattro Regni e la momentanea estraneità all’azione dovuta proprio alla lenta guarigione. Attraverso il temporaneo allontanamento dall’azione, si concentra sulla scoperta della propria interiorità, non nella scoperta di chi vuole essere ma delle persone che vuole avere accanto nel suo viaggio e nel raggiungere una propria meta. Gwinneth, provata dalla colpa e dal dovere di aver lasciato Arthur in balia dei nemici, dall’inizio alla fine vede messe in discussione sia le certezze nutrite verso gli altri e le implicazioni che queste hanno con il suo ruolo di figlia e rappresentante del governatore di Lokrin, sia le fondamenta del suo carattere, in particolare verso Arthur perché con lui sviluppa un legame di dipendenza profondo, anche se non evidente, e che si basa sull’essersi salvati a vicenda. Rayleigh e Maelin, che qui sono meno presenti come protagonisti diretti delle azioni, se non in qualche rara occasione, sono una parte fondamentale del gruppo perché, attraverso i brevi episodi che li caratterizzano, il lettore viene a conoscenza di alcuni dettagli delle loro vite che sono davvero importanti per capire la psicologia dei personaggi come individui, dando loro profondità e spessore.
Ma oltre a loro quattro, i protagonisti principali, si sviluppa ancora una volta un grande sistema di personaggi che rende la storia ampia, variegata e interessante dal punto di vista degli sbocchi futuri della narrazioni. Dal primo volume ritornato Hiram Rashu, padre di Gwinneth, oltre ad alcuni membri della sua corte, e Scat (un ladruncolo che, devo dirvelo, non ho mai detestato), i quali rispecchiano un po’ il ruolo guadagnato nel primo volume, ma lo approfondiscono, regalando nuove sfaccettature a chi già si conosce. Tra le new entry, e ce ne sono diverse, molti sono degni di nota e pronti a sconvolgere i piani di Arthur, Gwin, Ray e Maelin in maniera sorprendente! Tutti, comunque, rientrano nel gioco di spie e tradimenti che rende questo libro davvero avvincente.
Avvincente soprattutto grazie allo stile di Cristina.
Dettagliato ed esaustivo, lo stile riesce appieno ad immergere chi legge in un tempo storico così ben definito, in cui l’uso di termini specifici, di un linguaggio che oggigiorno suona un po’ sostenuto e di tocchi decisamente coloriti rende alla perfezione l’idea di essere tornati indietro nel tempo, venendo coinvolti appieno in ogni situazione e con tutti i diversi strati sociali rappresentati. Ma oltre a una buona lettura, si trovano tanti temi e spunti di discussione moderni, grazie a una narrazione e uno stile che riportano con un piccolo guizzo “medievaleggiante” tematiche sempre attuali, come la religione, il giudicare gli altri in base a dei preconcetti, la lotta interiore tra giustizia, moralità e egoistiche soddisfazioni.
È un libro coinvolgente, capace di creare un legame empatico con ognuno dei personaggi, così diversi tra loro ma tutti accumunati dal desiderio di affrontare i propri demoni interiori e sopravvivere, magari restando ancora capaci di vivere e godersi gli istanti positivi. Un libro capace di divertire, grazie a Rayleigh (un vero gigante con il gusto dell’ironia che lo rende il mio personaggio preferito) e a due personaggi un po’ marginali ma pur sempre unici e che sarebbero degni di apparire nel regno del nonsense di Alice In Wonderland.
Come per il primo, vi assicuro che leggendolo ne resterete conquistati. Questa è, sul serio, una storia capace di creare dipendenza!

Ovviamente avete altre tappe da visitare per conoscere tutto di questo romanzo e farvi prendere dalla frenesia di saperne di più 😉 Qui avete il calendario, ma ricordate che dal 25 al 30 Settembre avete la possibilità di partecipare al giveaway associato al blogtour e essere il/la fortunato/a che riceverà una copia cartacea proprio di La spia e il guaritore! Se volete partecipare, avete ancora un paio di giorni per farlo. Basta cliccare su questo link e seguire le istruzioni!

Io ho finito! Lascio il testimone a Vivere tra le righe e all’intervista di domani 😊

A presto
Federica 💋