“Un secondo, primo Natale” di Silvia Devitofrancesco

Ciao 🤶

Nuovo giorno, nuova storia! Il libro di oggi è un gran passo avanti rispetto a ieri, sia perché già un po’ lo conosciamo (ve l’ho segnalato due anni fa), sia perché, ora che è arrivato il momento di scoprirlo fino in fondo, ho trovato un vero Christmas tale!

cover-s-dTitolo
Un secondo, primo Natale
Autore

Silvia Devitofrancesco
Editore
Amazon Self Publishing
Anno
2016
Genere
Commedia romantica
Formato
Cartaceo ~ Ebook
Pagine
168
Prezzo
1,99€ (ebook ~ gratis con Kindle Unlimited) ~ 10,39€ (cartaceo)
Acquisto
Amazon

Da quando il suo fidanzato Bruce l’ha tradita con la sua migliore amica Shelly proprio la sera del 24 dicembre, Apple Horn odia il Natale con tutta se stessa. E se un aitante uomo con un ridicolo cappello da elfo sulla testa bussasse alla sua porta? Steve, fondatore del servizio gratuito “Secondo, primo Natale” ha una missione da compiere: trasformare la gelida fanciulla in una Christmas Lover Doc, step by step. Tra iniziali perplessità, abeti da addobbare, batticuore e paure da vincere riuscirà la diffidente Apple a fidarsi dell’intrigante Steve? E il loro sarà destinato a restare solo un rapporto puramente formale?

È verità universalmente riconosciuta che una serata iniziata male può solo terminare peggio.
Non credevo a questa leggenda metropolitana fino a quando, purtroppo, sono state le circostanze della vita a smentirmi in toto.

Apple adorava il Natale, almeno fino a quando Bruce, l’amore della sua vita, ha pensato bene di presentarsi con un pacchetto di Tiffany in mano e… Le tracce di rossetto di un’altra sulla camicia. Da quel momento per Apple le feste di Natale diventano l’occasione per ricordare il tradimento subito, ma anche per vedere, in tutta la loro forza, le conseguenze che quella rottura ha avuto sulla sua vita e sul suo lavoro.

Per quale motivo odio il Natale?
Mettetevi comodi e vi racconterò quale evento nefasto si è abbattuto su di me la vigilia di Natale di due anni fa, quando ero ancora una comica incapace di far ridere.

Apple infatti, da comica un po’ in crisi, si ritrova a lavorare per un call center di oroscopi a cui nessuno telefona mai e a fingere di passare le feste con la sua migliore amica in una qualche meta caraibica per evitare il temuto pranzo natalizio con madre, zia e cugina, tutte pronte a rendere la giornata un inferno.
Ma questo Natale riserbo molti cambiamenti per Apple! Lo sai su oroscopo, lo sa la sua migliore amica e, purtroppo, lo scopri pure lei quando alla sua porta si presenta Steve, responsabile dell’associazione “Secondo, primo Natale” e un vero estimatore del periodo natalizio, tanto da presentarsi con indosso un cappello da elfo.

Un folle. In casa mia ha appena fatto irruzione un folle. Bellissimo, certo, ma pur sempre un folle.

A dispetto di quanto dice, Apple è una protagonista davvero spiritosa e divertente, nelle reazioni quanto nel suo rapporto di amore e odio con Steve. Mi è piaciuta anche per la sua cinica insicurezza: la storia e la rottura con Bruce non solo le ha fatto odiare il Natale, ma le ha anche fatto mettere in discussione se stessa, come donna e come comica, lasciandola in un limbo di oroscopi e risentimento.
Un limbo in cui fai lozione un vero e proprio elfo di babbo Natale di nome Steve, un personaggio che, grazie alla sua tenacia e alla convinzione Che il Natale (di per sé) sia il più bel periodo dell’anno, riesce a far breccia nella simpatia di chi legge, oltre che nell’appartamento di Apple. Tra i due è lui che ho adorato e mi sarebbe piaciuto approfondire di più la sua storia (Perché non è poi così scontata l’origine del suo essere un Christmas Lover doc), nonché leggere più spesso dal suo punto di vista, magari anche solo qualche pagina in più.
Un secondo, primo Natale è un romanzo carino, che si legge anche in una giornata e che fa ode al periodo delle feste come al momento in cui tutto può succedere in cui si può capire che a volte non sono gli altri a ostacolarci, ma lo facciamo noi stessi!
Mi sarebbe piaciuto, tuttavia, che fosse un pochino più lungo e che Steve avesse una voce un po’ più presente. Questi due aspetti lo avrebbero reso davvero perfetto.

Sarebbe 3.5 ombrellini in realtà, ma il mezzo da me non esiste, quindi si arrotonda… Per eccesso questa volta, perché mi sento una Christmas Lover doc anche io (e perché Steve è adorabile)!

E voi cosa siete? Grinch o elfi di Babbo Natale?

Federica 💋

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“Buon Natale 2.0” di Silvia Devitofrancesco

Buongiorno e buon Lunedì!

La settimana a tema Natalizio ricomincia e lo fa con un libro davvero interessante, scritto da Silvia Devitofrancesco (blogger come me e che forse conoscete anche grazie al Domino Letterario)!

Titolo
Buon Natale 2.0
Autore:
Silvia Devitofrancesco
Editore
Amazon Self Publishing
Anno
2017
Genere
Narrativa, humour
Formato

Ebook
Pagine

112
Prezzo
1,49€
Acquisto
Amazon

“Il Natale non è solo un periodo dell’anno ma un modo di essere.”
Natale, tempo di addobbi, cenoni, regali e… immancabili smartphone, social network e trilli a destra e sinistra. In questa tempesta tecnologica che sembra avvicinare persone lontane e allontanare chi è vicino, viene spontaneo chiedersi dove sia finito il fascino della tradizione, del calore familiare, degli abbracci, degli sguardi. Con uno stile leggero e ironico l’autrice pone a confronto il Natale di ieri e di oggi, quello della tradizione con le immancabili tombolate tutti assieme e quello moderno con le tante immagini postate, messaggi inviati in stile “copia e incolla” e video in diretta. Una simpatica sfida per unire generazioni, aprire confronti senza mai perdere il sorriso. E tu, lettore, sei legato al Natale tradizionale o ami quello 2.0?

Sì sa, nell’era moderna della vita social e della tecnologia presente ventiquattr’ore su ventiquattro, tutto fa l’upgrade alla versione 2.0, persino il periodo dell’anno più umanamente impegnativo, sia dal punto di vista mentale, sia fisico.

Per trascorre un Natale perfetto degno delle renne e degli elfi sorridenti occorrono giorni d’intensa preparazione psicofisica.

Buon Natale 2.0 è un libro A metà strada tra l’essere un saggio sull’evoluzione socioculturale del Natale all’italiana, dagli ultimi trent’anni a oggi, e una riflessione puramente personale da parte dell’autrice sulla sua esperienza in fatto di tradizioni natalizie e come queste siano cambiate.
Gli argomenti trattati variano a seconda di quanto manchi il fatidico giorno X e si passa dal parlare di luminarie, addobbi, calendari dell’avvento, regali e menù natalizi, alla descrizione di quello che, a onor del vero, è il secondo giorno più lungo dell’anno.

L’astronomia afferma che il giorno più lungo dell’anno coincide col solstizio d’estate. Senza nulla togliere alle menti degli studiosi, mi permetto di aggiungere che vi è secondo giorno più lungo dell’anno su base percettiva e non scientifica. Tale dì è il 25 dicembre, giorno di Natale.

Al centro di questa breve ma interessante lettura c’è lui, il Natale, sia nella sua versione old fashion, in stile anni ‘80 e ‘90, sia in quella da millennials, dove a fare da padroni sono app, smart devices e social network, persino mentre si spacchettano i regali. Si fa un confronto tra queste due modalità contrapposte, ma non per decretare quale tra le due sia la migliore, ma solo per capire come si cambi negli anni del 2.0 e come questo influenzi anche la festa che più di tutte ha riti e tradizioni imprescindibili.

Insomma, la questione degli addobbi è un vero e proprio problema di Stato la cui discussione avviene durante uno speciale sinodo tra le quote rosa presenti in ogni abitazione.
Riguardo queste particolari riunioni non si hanno notizie precise poiché le fonti non rivelano alcunché.

Ho letto molto volentieri Buon Natale 2.0 perché, spaziando avanti indietro tra il Natale di ieri e di oggi, mi sono ritrovata in ogni singolo momento o situazione, descritti con leggerezza e con un piglio spiritoso che mi hanno riportata indietro nel tempo, ai miei Natali old fashion e quelli più recenti. È questo l’aspetto migliore, il raccontare le caratteristiche specifiche del Natale vissuto dall’autrice che però tutti riconosciamo come nostre, anche se in forme diverse: la preparazione delle decorazioni, il pranzo interminabile, l’apertura dei regali, il momento poesia/canzone natalizia e la classica rivalità da prime donne tra chi conosce di più, il pomeriggio passato tra carte e giochi da tavolo.
La generalità degli esempi apri però anche alla riflessione non solo su come sia cambiato il Natale di per sé, ma il nostro Natale, quello che viviamo in famiglia e che sfodera le nostre personali tradizioni. Più volte mentre leggevo, ho ripensato al giorno di Natale per come lo conosco io e ammetto di aver intravisto, anche se poco, quei dettagli caratteristici del 2.0., ma anche (tanti) momenti da old fashion! Perché, in fondo, Pinterest e I suoi colleghi possono anche dare dalle idee niente male 😉

E da voi com’è il Natale? Iper social o più tradizionale?

Federica 💋

Segnalazione “Un secondo, primo Natale” di Silvia Devitofrancesco

Buongiorno 😊

Oggi esce un libro dedicato al Natale e ve lo segnalo più che volentieri! È vero che manca ancora più di un mese (per fortuna!!) però questa storia mi ha davvero intenerita e sapete quanto il mio sia un animo romantico 😄 Non potevo lasciarmelo scappare!

Eccolo qui!

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Info

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Un secondo, primo Natale
Autore

Silvia Devitofrancesco
Editore
Self Publishing
Anno
2016
Genere
Commedia romantica
Formato
Cartaceo ~ Ebook
Pagine
168
Prezzo
1,99€ (ebook ~ gratis con Kindle Unlimited) ~ 10,39€ (cartaceo)
Link acquisto
Amazon

Trama

Da quando il suo fidanzato Bruce l’ha tradita con la sua migliore amica Shelly proprio la sera del 24 dicembre, Apple Horn odia il Natale con tutta se stessa. E se un aitante uomo con un ridicolo cappello da elfo sulla testa bussasse alla sua porta? Steve, fondatore del servizio gratuito “Secondo, primo Natale” ha una missione da compiere: trasformare la gelida fanciulla in una Christmas Lover Doc, step by step. Tra iniziali perplessità, abeti da addobbare, batticuore e paure da vincere riuscirà la diffidente Apple a fidarsi dell’intrigante Steve? E il loro sarà destinato a restare solo un rapporto puramente formale?

Estratto

«Io voglio essere il primo ad augurarti un magico Natale, uno splendido anno nuovo, un tenero san Valentino, una divertente estate. Voglio baciarti sotto il vischio e guardarti intensamente negli occhi mentre celebro il mio amore per te. Ogni giorno. Per tutte le ricorrenze che verranno. Io ti amo, Apple.»

L’autrice

Silvia Devitofrancesco, classe 1990, è nata a Bari, dove vive tuttora. Ha conseguito la maturità classica e successivamente la Laurea triennale in Lettere (Curriculum “Editoria e giornalismo”). È autrice del romanzo “Lo specchio del tempo”, vincitore del premio letterario “Autore possibile 2016” e dell’opera umoristica “Ultimo accesso alle…”.

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Ho idea che per le feste lo terrò come regalo (da fare o farmi)! Ci può stare 😊 Voi che ne dite? Vi ispira?

A presto
Federica 💋