“Everless” di Sara Holland

Ciao a tutti!

Di recente ho iniziato a leggere un po’ più libri in lingua originale, perché mi piace mettermi alla prova e anche trovare storie beh… inedite. E oggi vi parlo della mia prima lettura in questo senso!

36475035. sy475 Titolo:
Everless
Autore:
Sara Holland
Saga:
Everless
Editore:
Orchard Books
Anno:
2018
Genere:
Fantasy, Young Adult
Formato
:
Ebook
Pagine
:
396

Il Tempo è una prigione. E lei è la chiave per liberare il mondo dalle sue catene.
Nel regno di Sempera i ricchi controllano ogni cosa, persino il Tempo. Sin dai tempi antichi dell’alchimia e della stregoneria, le ore, i giorni e gli anni vengono estratti dal sangue e imbrigliati in monete di ferro. I ricchi vivono per secoli. I poveri si dissanguano fino alla morte.
Jules e suo padre sono in ritardo con l’affitto e a corto di tempo. Per impedirgli di prosciugare ogni goccia del suo sangue e saldare così i loro debiti, Jules accetta un lavoro a Everless, l’immensa tenuta della crudele famiglia Gerling.
Tra le mura del palazzo, Jules dovrà far fronte al pericolo e alla tentazione, insieme ai sentimenti per Roan, erede dei Gerling e prossimo alle nozze. Ma la rete di segreti che Everless nasconde travalica i suoi desideri e le verità che Jules dovrà svelare cambieranno per sempre la sua vita… e il destino del Tempo.

Regno di Sempera, la diciassettenne Jules Ember e suo padre sono in ritardo con il pagamento della quota che devono versare alla famiglia Gerling in cambio della loro protezione. Ma mentre la giovane cerca di racimolare qualche moneta di ferro attraverso la vendita delle esigue prede che riesce a cacciare nel pieno dell’inverno, suo padre salda i debiti con l’esattore delle tasse vendendo direttamente il proprio sangue e il tempo che in esso è contenuto.
Perché nel regno di Sempera a essere utilizzato come valuta è proprio il Tempo, estratto dalle persone attraverso il loro sangue e incanalato in speciali monete di ferro che, una volta sciolte in un liquido caldo, possono donare ore, giorni o addirittura anni di vita in più a chi ne fa uso. A renderlo possibile, secoli e secoli addietro, fu l’Alchimista, una figura magica divenuta ormai leggenda insieme alla sua nemesi, l’Incantatrice, due individui così antichi che solo la Regina può sapere se siano esistiti davvero, lei che regna da centinaia di anni.

How can I still hold feelings for Roan, who comes from a family who treats a year of life like a cube of sugar? Whose family has destroyed mine, and so many others.

Quando l’unica soluzione per impedire al proprio genitore di morire è proporsi come parte della servitù di Everless, l’immensa tenuta della famiglia Gerling, e accettare la paga esorbitante che offrono (che consiste in monete dal valore di un anno di vita per ogni mese trascorso a lavorare), per Jules la scelta non si pone, anche se fare ritorno in quel luogo è pericoloso, sia per il suo cuore, sia per la sua esistenza. Perché Jules e suo padre, dieci anni prima, sono scappati da Everless per sfuggire alla persecuzione di Liam, il maggiore dei fratelli Gerling, dopo che lei gli ha impedito di uccidere Roan, secondogenito e migliore amico della piccola, nonché suo amore d’infanzia. È per Liam e Roan Gerling che Jules corre dei rischi nel tornare, ma se il secondo è un pericolo che può tenere a bada standogli alla larga il più possibile, con Roan Jules non riesce a essere obiettiva, nemmeno se continua a ripetersi che, se lei ha trovato lavoro a Everless, è perché lui sta per sposarsi.
Roan è infatti il promesso sposo di Ina Gold, erede al trono di Sempera, una ragazza giovane, bellissima e… anche impossibile da non amare. Perché lavorare per i Gerling mette Jules nelle condizioni di poter vedere da vicino la futura Regina e di scoprire che è una persona davvero speciale. Eppure Ina, così come la Regina, la sua ancella Caro e tutti gli abitanti di Everless, nasconde dei segreti, piccole informazioni che Jules si vede costretta ad affrontare in prima persona e che, alla fine, scoprirà essere parte della propria vita e del proprio passato.

Are my birth parents alive or dead? Did they leave me on the shores of the palace, to be chosen by the Queen, picked up by an orphanage, or else die breathing the sea-salt air? How did Papa come to claim me as his own?

Everless e il suo universo sono un concentrato di suspense che mi ha tenuta incollata alle pagine. Capitolo dopo capitolo, la vita di Jules dentro e fuori le mura della tenuta dei Gerling si fa sempre più intensa ed emozionante, non solo per il legame passato che ha con i due fratelli e che si rinnova in modi imprevedibili, tanto con l’affascinante Roan quanto con il taciturno e distaccato Liam, ma anche perché gli eventi che hanno portato Jules e suo padre a fuggire trovano un nuovo significato, soprattutto quando a Jules viene intimato di non avvicinarsi mai davvero Regina di Sempera, non se vuole restare viva. Perché Jules, senza nemmeno saperlo, possiede un dono speciale, che le ha permesso di salvare la vita di Roan tanti anni prima e che la renderebbe un bersaglio se venisse scoperto.

But there’s no end to what my father kept secret from me. Even his death is a mystery. Another thought hits me with brute force: maybe I am a mystery—a secret—that needs unraveling, too.

A rendere davvero interessante questo romanzo è sicuramente la componente magica. La possibilità di manipolare il Tempo attraverso il sangue delle persone, con delle monete chiamate comunemente blood-iron (letteralmente “sangue-ferro”, sono delle monete forgiate insieme al sangue delle persone così che valgano qualche ora, dei giorni oppure degli anni a seconda della quantità che contengono) è una delle caratteristiche che più mi è piaciuta di questa storia. Altro elemento a favore sono le sue atmosfere dark e un po’ gloomy (quasi a ricordare gli aspetti più misteriosi di Caraval), che danno campo libero una protagonista determinata e quasi impossibile da scoraggiare. A volte Jules è un po’ prevenuta, cosa che nella prima metà del romanzo non la rende esattamente un’eroina, e fatica a capire di chi sarebbe bene fidarsi e di chi no, ma nel bel mezzo degli intrighi e delle misteriose vicende provenienti da un passato lontanissimo, ci si trova davanti a una ragazza che, benché spaventata, per quanto incapace di reagire ai colpi di un nemico imbattibile, trova comunque il modo di reagire, soccorsa da quella che sarebbe potuta sembrare l’ultima delle speranze.
Narrato in prima persona e con uno stile davvero coinvolgente e accattivante, il romanzo di Sara Holland ci permette di seguire la crescita di una ragazza che, da serva, si ritrova coinvolta in una lotta secolare e senza tempo, divisa tra la realtà e le leggende sull’Alchimista e sull’Incantatrice, coloro che hanno dato origine al mondo per come lo conosce e che potrebbero essere ancora in vita.

Ho adorato questo romanzo e i suoi personaggi! Adesso non vedo l’ora di leggere Evermore, il secondo e ultimo volume 😍 ma ditemi: la trama vi ispira? Vi piacerebbe se fosse tradotto? O, magari, lo avete letto?

Fatemi sapere
Federica 💋

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La ragazza che manipolava il tempo

Buongiorno e buon Lunedì 😊

Anche oggi vi lascio un racconto che partecipa a Il Club di Aven! Il tema per questa volta era “Tempo” e la storia è uscita un po’ di getto! Spero vi piaccia 😊

Grace guardava la clessidra, la sabbia che scivolava da un capo all’altro, inarrestabile.
Se ne stava lì a fissarla da ore, immobile, la testa poggiata sulle mani e un broncio insoddisfatto disegnato sul volto. Eppure sapeva che una soluzione poteva esserci, altrimenti la commissione non avrebbe accettato la sua proposta. E, poiché una risposta doveva essere trovata, chi altro oltre a lei avrebbe mai potuto sperare di riuscirci? Nessuno, perché nessuno oltre a lei era giunto alla fine del quinquennio portando, come elaborato finale, la dimostrazione pratica di un principio esistito, fino a quel momento, solo in forma teorica.
Si trattava di dimostrare che il tempo era manipolabile, di sovvertirne le regole non solo per un breve attimo, ma per sempre.
Grace era ossessionata da questa possibilità, lo era da due anni, da quando aveva sostenuto l’esame di Manipolazione Temporale – corso base e aveva appreso come modificare lo scorrere del tempo a suo piacimento. Aveva visto un albero tornare fuscello e poi seme sotto il suo controllo, un cigno decrescere fino ad essere un anatroccolo e centinaia di altri oggetti e creature fare avanti e indietro nelle loro fasi di sviluppo. E tutto solo grazie al suo controllo.
Ma gli effetti di quei cambiamenti non duravano che per pochi minuti, forse per mezzora se restava concentrata a sufficienza. Grace, invece, non si rassegnava. Intendeva creare qualcosa che vivesse al contrario, come una pianta che passasse da secca ad avere foglie e frutti, poi fiori e infine tornasse allo stato di seme, così da poter ricominciare dall’inizio.
Purtroppo però non esisteva un corso avanzato di Manipolazione Temporale, e nessuno dei suoi professori le aveva dato spiegazioni esaustive sul motivo per cui era impossibile realizzare un tale progetto. Ma Grace non poteva rinunciare.
Così, due anni dopo, ne aveva fatto il suo progetto di fine anno, la sua specializzazione.
E al momento non capiva in cosa stesse sbagliando. Capiva solo che, per come aveva lavorato fino a quel giorno, le mancava ancora un passo fondamentale a raggiungere l’obiettivo. Se solo la sabbia in quella clessidra avesse continuato a scorrere al contrario…
Lo faceva, sì, ma solo per pochi minuti.
Guardò il quaderno con i suoi appunti ancora una volta. Rilesse le formule che aveva scarabocchiato, la vista appannata dalla stanchezza e dalla luce fioca delle candele. Ripeté tutto come un mantra, per decine e decine di volte, finché le parole non si scrissero anche nel suo cuore, legate a doppio filo con la sua stessa volontà.
Si mise in posizione, la mente concentrata sulla clessidra e su ciò che intendeva ottenere. Le sue labbra si separarono e non appena la prima parola della formula prese corpo nella sua gola, un silenzio irreale pervase la stanza dove, per cinque anni, Grace aveva studiato e vissuto.
Molte ore più tardi, uno dei professori si spinse a controllare perché quella brillante studentessa non fosse scesa in refettorio per la cena. Giunto alla sua camera fece una scoperta che aveva dell’incredibile, ma, cosa ancor più strana, non lo colse di sorpresa. Nella sua stanza, infatti, trovò una bambina appena nata, addormentata tra i vestiti appartenuti a Grace.
L’uomo sospirò prima di prenderla in braccio. Aveva assisto a quella scena altre volte nella sua vita. Tre per la precisione.
La prima, era poco più di un ragazzo, uno studente dell’accademia anche lui quando sua sorella Grace, la sua gemella, aveva tentato di invertire per sempre il tempo. La seconda aveva da poco superato i trent’anni, fresco di nomina a professore per poter tenere d’occhio quella ragazza che significava tutto per lui, e l’ultima era avvenuta quasi diciassette anni prima.
Ormai stava diventando vecchio, ma nello stringere tra le braccia quella piccola creatura si ripromise di non smettere di vegliare su sua sorella, il cui grande risultato nello studio del Tempo era stato generare un incantesimo di Manipolazione impossibile da spezzare, inconsapevole però che la formula, per come l’aveva scritta, avrebbe avuto effetto solo su di lei.
Grace aveva manipolato il Tempo, ci era riuscita, e gli effetti non si esaurivano mai. Aveva creato qualcosa che, giunto al momento della sua morte, tornava allo stato iniziale, pronto per ricominciare tutto esattamente da capo.
Ciò che non aveva previsto, tuttavia, era che sarebbe toccato a lei.

Parole e giorni persi

Certe volte, e a me capita spesso, il tempo ci scorre tra le mani senza che ci sia dato modo di fermarlo e afferrarlo, di coglierne appieno la portata e il significato dei momenti che lo compongono. Passa così, semplicemente, senza far rumore e senza pretese di essere notato perché è questo che fa in fondo, il tempo: ci ricorda che esiste scomparendo.

Che riflessione per iniziare il Lunedì, a metà pomeriggio, ma devo ammettere che per me è iniziata già ieri. Ieri era il 5 Novembre, ricorrenza inglese per Guy Fawkes e la Congiura delle polveri, il giorno in cui dare tutto di se stessi per un’idea, per un’ideale e per ciò che rende giustizia e valore alle nostre vite. Era il giorno in cui, come una tradizione, mi ritrovo a vedere V for Vendetta e a pensare quanto sia straordinario e sempre attuale questo film. Ha piovuto per gran parte del giorno, il tipico clima autunnale dove il ticchettio costante delle gocce di pioggia è stato un sottofondo altrettanto apprezzato quanto la musica lasciata andare in modalità casuale, dove a farmi compagnia ci sono stati anche il caminetto accesso, una tazza di tè, un buon libro e dei piccoli biscotti allo zenzero a forma di pupazzi e altri decori più natalizi. Che anacronia, a Novembre già con dei dolci di Natale, ma il clima richiamava proprio una pausa pomeridiana del genere e mi ci sono lasciata cullare con piacere.

Da qui il pensiero su quanto scorra veloce il tempo e su come mi sia ritrovata a pensare all’ultimo articolo scritto per il blog… Una vita fa? No, ma un mese sì e nell’accorgermi di quanto sia passato ho capito che, anche se ho avuto altri pensieri per la testa ultimamente, un parte di me sapeva che le mancava qualcosa di speciale, qualcosa di importante, un’idea, uno scopo, un obiettivo da seguire e che rendesse lo scorrere del tempo significativo. La soluzione: questo blog, non lo spazio virtuale in sé o lo scrivere articoli e recensioni, ma il confronto, la crescita che mi ha accompagnata da quando tutti voi (e siete aumentati ancora dall’ultima volta) siete entrati a far parte dello scorrere del mio tempo.

Perciò è con questo che inizio la settimana, con una riflessione sul tempo e su come questo debba essere riempito con attimi e persone unici per avere significato e non essere composto solo da un altro tassello in coda dietro gli altri, uguali e veloci a lasciarci indietro. Io spero di farlo un articolo alla volta, con tutti i commenti e gli spunti che ne nasceranno.

Giornate di studio e attese

Detesto sparire, essere assorbita dagli impegni tanto da non avere tempo di fare altro! E questa settimana è stata tutta così, un via vai continuo tra libri, incontri università, orari precisi e luoghi dove presentarsi per forza! Sono letteralmente sparita da qualsiasi forma di contatto sociale, tranne da quelli fatti per pura necessità e circostanza.

Non mi è pesato staccarmi dai diversi social, perché fa decisamente bene riprendersi da tutta questa dipendenza dal “Vediamo che ha fatto tizio…”, però mi è mancato tutto il resto, le piccole attività che mi spingono a seguire i social e che voi vi ritrovate sotto forma di post giornalieri. Leggere, guardare un film o una serie, scrivere una recensione… Tutto il backside dell’avere un blog è stato ampiamente trascurato questa settimana e mi dispiace tantissimo, perché in fondo gestirlo mi rilassa e svaga! Mi piace parlarvi di tutto quello che incontro con le mie passioni e spero di poter tornare a chiacchierare con voi la prossima settimana, anche se sarà abbastanza difficile… Tra studio e due cerimonie (un matrimonio e un battesimo!!) i prossimi giorni minacciano di essere terrificanti e sfiancanti! A volte ci vorrebbero delle giornate da 48 ore per riuscire a fare tutto, ma forse nemmeno allora riuscirei a ritagliarmi dei momenti liberi… Così tanto tempo e poche cose da fare. Rimescola e inverti. Mai frase mi è sembrata più azzeccata dopo questa settimana.

Per fortuna il 22 sarò al Salone del Libro di Torino! La mia piccola giornata di svago e relax tra i miei amori ❤️ Fatemi sapere se ci sarete anche voi! Il tempo di un saluto e un caffè lo si trova di certo!

Adesso sarà meglio che torni sui libri! Altrimenti il 24 chi ci va al primo esame dell’estate?!

Ah! Dimenticavo! Su Wattpad sto pubblicando, a tempo perso, un nuovo racconto => Femme Fatale! Lo riproporrò anche qui sul blog, solo non so quando… va’ be’…

A presto
Federica 💋

Aprile

E poi ti accorgi che sei ad Aprile, il mese in cui la primavera davvero sboccia e ti regala giornate inimmaginabili, belle da fare quasi paura. Un mese frenetico se ti trovi a dover iniziare la preparazione per i nuovi esami in università, ma lo affronti con il sorriso sulle labbra perché, in fondo, ti dici che puoi anche studiare al parco o in giardino, crogiolandoti al sole tra un libro di inglese e uno di morfo-sintattica francese, una materia che nemmeno negli incubi ti avrebbe perseguitato prima di questo mese.

Oggi è Aprile ed è pure Sabato, perciò fai già programmi per passare la giornata fuori. Aria aperta, passeggiate, shopping in centro magari, o solo un giro di vasche per rifarsi gli occhi davanti a vetrine che non guardi mai perché non hai veramente bisogno di quello che offrono. Oppure no, perché è bello restare a letto un po’ di più in un giorno in cui si può e se “Aprile, dolce dormire”, ci si rigira nelle coperte fino a tardi più che volentieri, in attesa che comunque la giornata si riveli una sorpresa tutta da scoprire.

Poi però ti alzi. È Sabato 1 Aprile e dici “Lo farò io il Pesce d’Aprile migliore quest’anno!” e dopo una settimana a 25° ti prepari già in canottiera e pantaloncini stile spiaggia da 15 Luglio, con tanto di gavettone come scherzo perché tanto c’è il sole. Esci e… Pesce d’Aprile!! I 25° sono diventati la metà, il gavettone ti arriva in testa sotto forma di acquazzone che non si vedeva dai tempi del diluvio universale e pantaloncini e canottiera ti ricordano che forse avresti dovuto indossare anche l’altra metà dell’armadio prima di mettere il naso fuori di casa… Giusto per iniziare il nuovo mese con il piede giusto!

Il meteo traditore costringe a rifare tutti i programmi e ti ritrovi a casa, una serie tv arretrata che ti chiama come le Sirene con Ulisse e ti fa spiaggiare sul divano finché non ti riconosci più. O magari un libro, quel gran classico che aspetta solo il momento giusto per essere iniziato e lo sta aspettando più o meno quanto la povera Penelope ha aspettato Odisseo!

Insomma, tutto questo giro di parole per dirvi che è arrivato Aprile e che vi auguro un nuovo mese fatto di belle giornate, divertimenti e anche di impegni portati a termine con ottimi risultati! E poi è Sabato, perciò spero trascorriate anche un bel weekend a fare ciò che in settimana rimandate causa lavoro/scuola 😊 A proposito, sapete già cosa farete??
Per quel che mi riguarda saranno due giorni dedicati alla scrittura visto che da me si prospettano 48 ore di pioggia niente male… Tra racconti e recensioni ci sarà abbastanza da fare da passare il tempo e da vederlo volare!

A presto 💋