[Recensione] “Regina delle Ombre” di Sarah J. Maas

Buongiorno lettori e buon mercoledì!

Quella di oggi è ufficialmente la prima recensione del 2021 e non vedevo l’ora di parlarvi di questo libro, perché si tratta di continuare una serie iniziata tempo fa e di cui sono innamorata da anni. Visto che torniamo a parlare della saga di Thrown of Glass e che in questa recensione parliamo del quarto volume, vi lascio qui titoli dei tre precedenti, con i link per le recensioni in cui ti ho parlato: Il Trono di Ghiaccio, La Corona di Mezzanotte & La Corona di Fuoco.

42973328. sy475 Titolo
Regina delle Ombre
Titolo originale
Queen of Shadow
Autore
Sarah J. Maas
Traduzione
E. Leonzio, G. Scocchera & C. Valentini
Saga
Thrown of Glass #4
Editore
Mondadori
Pubblicazione
Dicembre 2018
Genere
Fantasy, New Adult
Formato

Cartaceo (17€) ~ Digitale (7,99€)
Pagine

654
Acquisto
Mondadori

Ancora una volta nascosta sotto il suo manto da assassina, Celaena è tornata a Rithfold, ma non è più una schiava. Ora è Aelin Ashryver Galathynius, Regina di Terrasen. Tuttavia, prima di riprendere il trono che le spetta, dovrà ancora combattere: scavare tra i ricordi più dolorosi, battersi per la sopravvivenza e lottare contro una passione che potrebbe consumarla. E soprattutto si troverà nuovamente di fronte al suo vecchio padrone, il Re degli Assassini. Pronta a reclamare vendetta.

Celaena Sardothien è partita per Wendlyn e a fare ritorno è Aelin Galanthynius, la principessa scomparsa, erede di Terrasen e peggior nemica, nonché minaccia, per il re di Adarlan e il suo regno. Ed è tornata per portare a termine la prima parte del proprio piano di vendetta: far pagare al re e all’uomo che l’ha trasformata in un’assassina tutto ciò che meritano, per ciò che le hanno fatto e ciò che ancora fanno di malvagio in quella città.

In quella città c’erano due uomini responsabili di aver distrutto la vita sua e delle persone che amava. Non avrebbe lasciato Rifthold finché non li avessi seppelliti entrambi.

Ma al suo rientro, oltre a dover avere a che fare con quel viscido manipolatore del suo primo maestro, il Re degli Assassini Arobynn Hamel, Celaena deve mantenere l’identità che l’ha protetta per oltre dieci anni per fare i conti con due imprevisti capaci di mettere un freno al suo piano: da un lato, Chaol Westfall, che dopo aver lasciato il palazzo guida i ribelli e setaccia la città alla ricerca dei Valg, l’uomo che ha amato ma che adesso rischia di metterle i bastoni tra le ruote per il risentimento che guida entrambi; dall’altro, Aedion Ashryver, ex generale di Adarlan e suo cugino, ora imprigionato per tradimento e prossimo a un’esecuzione pubblica durante il prossimo compleanno del principe Dorian, un’esecuzione che lei non può assolutamente permettere giunga a conclusione.

E va bene, allora.
Sarebbe stata di nuovo Celaena Sardothien: ancora per un po’, solo fino alla fine del gioco.

Quindi i piani di vendetta subiscono due sviste, ma se la prima è quella di salvare Aedion e alla fine non porta che a un piano ben orchestrato e funzionale, la seconda si scontra contro una realtà che, purtroppo, nemmeno Celaena sembra non essere in grado di cambiare. Perché Dorian, l’amico che ha promesso di tornare ad aiutare ormai non esiste più, non con la collana che il re suo padre gli ha posto al collo e il demone Valg al suo interno. Ma se la sua intenzione è quella di porre fine alla sua vita, quella di Chaol non è dello stesso avviso, convinto che Dorian possa ancora essere salvato. Il tutto mentre nella torre di Morath, il duca di Parrington prepara le streghe e i loro draghi a una guerra sanguinosa e letale, una guerra oscura in cui Manon Becconero ancora non sa che ruolo giocare, né come giocarlo.
Nel quarto volume della serie di Thrown of Glass si assiste a una vera resa dei conti con il passato dell’Assassina di Adarlan, un vero tripudio di piani segreti e oscuri intrighi in cui Celaena fa la sua ultima e, secondo me, spettacolare apparizione. Questa Regina delle Ombre prende piede nella città che l’ha trasformata in chi era prima di partire per Wendlyn e vi riversa tutto il risentimento e la potenza che quel viaggio l’ha aiutata a ritrovare, soprattutto grazie a Rowan, il principe Fae leggendario che è riuscito a risvegliarla dal proprio torpore, il suo carranam, la sua “metà” in battaglia e compagno d’armi. Rowan che, benché lei lo volesse lontano da Adarlan, ha attraversato il mare pur di essere al suo fianco a proteggerla e aiutarla.

Aelin rideva e piangeva allo stesso tempo, e l’uomo continuava a stringerla forte, la testa incappucciata sepolta nel collo di lei. Come se la stesse respirando.
«Ma chi è?» domandò Nesryn.
Aedion sorrise. «Rowan.»

Rispetto ai volumi precedenti (che ho riletto prima di continuare la serie), in Regina delle Ombre si assiste a uno stacco netto in tutto quel che riguarda l’aspetto esplicito della narrazione, dai sentimenti ai rapporti che legano i diversi personaggi. Se nei tre volumi precedenti tutto veniva affrontato con una narrazione più velata, qui si fa diretta e finalmente si fa chiaro, ad esempio, quale sia davvero il legame tra Rowan e Aelin. L’impressione è quella di trovarsi di fronte a una definizione più netta della direzione che la trama intende seguire e che, in retrospettiva, rende ambiguo e poco determinante tutto lo svolgimento di La corona di fuoco. È come se la Maas, dopo aver scritto tre Young Adult, si fosse stancata di non dire chiaramente le cose ma di alluderle soltanto e abbia optato per trasformare la serie per un target New Adult. Scelta che ho apprezzato tantissimo, per carità, ma che forse sarebbe stato meglio adottare fin dall’inizio. Mettiamola così: da questo volume, finalmente, si perde la struttura e l’impostazione per un pubblico più sensibile e si dà il via alla vera narrazione.
E da questo traggono vantaggio tutti i punti di forza che ho sempre apprezzato di questa serie, tra tutti la narrazione a punti di vista alternati che permette di prendere visione dello spettro più ampio degli eventi e delle parti in gioco. Si passa attraverso gli occhi di Aelin, Chaol, Dorian in questa sua versione Valg, i tre punti di vista già conosciuti, ma anche di Aedion, Nesryn Faliq, Rowan, Manon Becconero, Elide Lochan e Lysandra, ampliando le voci narranti e portando il lettore a conoscenza di tanti frammenti di realtà che vanno a combaciare per formare un unico grande quadro, uno in cui Aelin/Celaena sembra essere, ed è alla fine, il vero anello di congiunzione.

«Continuavo a pensare che forse non avresti mai saputo quanto mi eri mancata, anche se c’era solo l’oceano a separarci. Ma se fosse la morte a separarci… ti troverei. Non importa quante regole dovrei infrangere. Anche se dovessi cercare io tutte e tre le chiavi e aprire un cancello, io ti troverei. Sempre.»

Visto il mio animo romantico (e se siete andati a rileggere le mie recensioni sui volumi precedenti), vedevo in questo volume una specie di buona prospettiva per Chaol. Non sono mi sono ricreduta perché lui in questo volume è proprio odioso, ma ammatto che Rowan Biancospino si è rivelato un personaggio sorprendente sotto ogni punto di vista e sono contenta che, insieme ai personaggi “secondari” e alle new entry, sia stato possibile leggere attraverso il suo punto di vista. Quello che è il punto di forza di Sarah J. Maas è creare personaggi unici e irresistibili, personaggi che qui hanno modo di esprimersi appieno e riescono a conquistare il lettore, sia appassionandolo sia, magari, facendogli storcere un po’ il naso per ciò che fanno.

Tanti sconvolgimenti, tante emozioni e adesso non vedo l’ora che arrivi la settimana prossima per parlarvi dei volumi successivi, in attesa che venga pubblicata la versione italiana di Heir of Ashes, ultimo volume di questa serie incredibile.

Voi la conoscete? O avete letto gli altri libri di questa super autrice?

Federica 💋

“La Corona di Fuoco” di Sarah J. Maas

Buongiorno 😊

Oggi sono felicissima perché torno a parlarvi di una lettura che fa parte delle mie letture per Libera Lo Scaffale 2017 e di una saga che adoro e che mi ha stregata con i suoi personaggi e la sua durissima protagonista! Parlo di Thrown of Glass di Sarah J. Maas e del suo terzo capitolo, La Corona di Fuoco (Heir of Fire), seguito de Il Trono di Ghiaccio e de La Corona di Mezzanotte!

Titolo
La Corona di Fuoco
Titolo originale
Heir of Fire
Autore
Sarah J. Maas
Traduzione
F. Novajra
Saga
Thrown of Glass
Editore
Mondadori
Anno
2016
Anno prima edizione
2014
Genere
Fantasy, Young Adult
Formato

Cartaceo
Pagine

456
Prezzo
16,92€
Acquisto
Amazon

“Era passata una settimana da quel giorno orribile in cui le era crollato il mondo addosso. Tutto a un tratto il mondo era sparito, inghiottito dall’abisso che regnava dentro di lei.” Celaena Sardothien è sopravvissuta a combattimenti mortali e a orribili sofferenze, ma di fronte all’assassinio della sua più cara amica è sconvolta e annientata. Consumata dal senso di colpa e dalla rabbia, vuole passare al contrattacco, e mettere in atto così la sua vendetta nei confronti del responsabile dell’atroce delitto, il re di Adarlan. Ogni speranza per distruggere il tiranno, però, giace nelle risposte che potrà darle Maeve, la regina dei Fae, a Wendlyn. Sacrificando il suo stesso futuro, Chaol, il Capitano della Guardia Reale, l’ha mandata laggiù con l’idea di proteggerla, senza sapere che questo viaggio potrebbe invece costarle la vita. In quella terra lontana, infatti, Celaena dovrà confrontarsi con un’oscura verità relativa alla propria origine, ma soprattutto affrontare creature brutali e mostruose che intendono conquistare il mondo intero. Per sconfiggerle, però, dovrà prima di tutto accettare la sua vera natura e far pace con i propri demoni interiori, accogliendo finalmente il suo destino.

 

Terzo volume della saga fantasy di Sarah J. Maas, La Corona di Fuoco segue La Corona di Mezzanotte dalla traversata della famosa assassina e paladina del re di Adarlan, Celaena Sardothien, fino al suo arrivo nel regno di Wendlyn, dove è stata incaricata di uccidere tutta la famiglia reale.
Ma una volta individuato ed aver visto l’amore che suscita nel proprio popolo, Celaena si spegne, cercando di annullare se stessa a causa degli eventi che le hanno sconvolto la vita prima che le fosse affidato quel nuovo incarico: la morte dell’amica Nehemia, orchestrata per convincere l’assassina a sostenere la causa ribelle; la separazione da Dorian, principe ereditario di Adarlan e suo amico, e da Chaol, il capitano delle guardie reali del quale è innamorata, ma che rappresenta anche il suo più grande nemico a causa del segreto che Celaena nasconde da più di dieci anni. Un segreto che potrebbe scatenare una guerra contro il tiranno di Adarlan.
Lei è Aelin Ashryver Galanthynius, principessa perduta e legittima erede al trono di Terrasen, e il suo ritorno significa riaprire le ostilità e liberare il continente dal dominio oppressivo del suo sovrano. Ma Celaena non vuole nulla di tutto questo. Tutto ciò che desidera, al momento, è sparire e annegare nell’odio verso se stessa; un desidero che, però, non può soddisfare. Perché Celaena ha fatto una promessa sulla tomba di Nehemia e per rispettarla sarà costretta a rivolgersi e a scendere a patti con l’ultima persona cui avrebbe mai pensato: Maeve, unica delle tre regine Fae ancora in vita e sua pro pro zia. E mentre Celaena si trova ad affrontare una battaglia interiore che rimanda da dieci anni e a sottostare a un allenamento con Rowan, taciturno e duro principe Fae, per rispettare gli accordi presi con Maeve, sul continente Chaol e Dorian si ritrovano a dover fare i conti con le conseguenze delle loro azioni e delle scoperte che hanno cambiato le loro vite, in un gioco di potere che li porterà a mettere a dura prova la loro lealtà e quella degli altri.
Come i volumi precedenti, La Corona di Fuoco sviluppa la trama principale attraverso una narrazione a più voci, che fornisce le diverse prospettive sugli eventi mentre questi accadono e che destruttura la pretesa di onniscienza data da una narrazione in terza persona. Oltre a Celaena, Chaol e Dorian, la storia si arricchisce in questo libro di altri narratori, tre dei quali possono essere definiti “minori”, semplicemente perché hanno meno occasioni di esporre il loro punto di vista. Si tratta di Rowan, del generale Aedion Ashryver e di Sorscha.
Da guerriero fedele a Maeve, attraverso i brevi scorci nella mente di Rowan si scopre un personaggio molto simile a Celaena, una sua controparte perfetta che meglio degli altri riesce a darle ciò di cui ha bisogno per affrontare e superare la propria battaglia interiore. Rowan, che all’inizio non sopportavo, si trasforma in un amico e in un compagno capace di accettare Celaena per ciò che è, ma anche di spronarla a trasformarsi in chi dovrebbe essere, per il proprio bene e per quello del suo popolo. Sto iniziando (quasi) a considerarlo uno dei miei preferiti per questo, ma tutto dipende da come si evolverà nei prossimi volumi!
Aedion Ashryver e Sorscha, invece, sono due nuovi personaggi legati alla corte di Adarlan e che ho apprezzato moltissimo. Hanno il giusto grado di ambiguità che li mantiene in bilico tra la lealtà e la ribellione, in un connubio che aiuta Chaol e Dorian ad affrontare le loro personali sfide.
Quarta e ultima new entry tra i narratori è Manon Becconero, erede di uno dei tre grandi clan delle streghe dai Denti di Ferro e che fa parte dell’esercito segreto del tiranno di Adarlan. Benché i suoi capitoli sembrino estranei agli eventi che muovono la trama del libro, sono in realtà una side story interessante e che fornisce i primi tasselli di un puzzle che si svelerà nei successivi volumi della saga.
Con La Corona di Fuoco si definiscono i ruoli e le parti che i singoli personaggi ricopriranno non solo nello scontro con il re di Adarlan, ma anche in quello contro i demoni antichi che il tiranno ha scatenato nel mondo a causa della propria sete di potere. È giunto il momento di scegliere chi essere e da che parte stare, andando anche contro i propri dubbi e sfidando le proprie paure più profonde.
Lo stile di Sarah J. Maas è una garanzia e non delude nemmeno in questo terzo capitolo, perché trascina e coinvolge chi legge, permettendo di seguire la trasformazione psicologica dei personaggi dall’interno, di commuoversi nelle pagine dedicate al passato di Celaena/Aelin, di cambiare con loro le speranze e le aspettative, sia nella riuscita della ribellione, sia in ambito sentimentale. Se ricordate, da questo punto di vista, sono sempre stata una sostenitrice della coppia Celaena/Chaol, ma per 3/4 del romanzo il ritratto e i comportamenti di quest’ultimo mi hanno un po’ delusa, perché purtroppo l’amore per Celaena non è sufficiente a permettergli di superare le reticenze nei confronti dalla sua vera identità. Ormai credo di dover mettere una pietra sopra alla possibilità che trionfi il #TeamChaol, ma spero che il cambiamento intravisto negli ultimi capitoli continui, perché altrimenti sarà una vera delusione come personaggio.
La Corona di Fuoco è un volume sicuramente di passaggio, in cui la crescita e il cambiamento sono presentati dall’autrice in modo diretto e con un’attenzione all’aspetto magico/fantastico davvero dirompente e spettacolare, dalla quale emerge sempre e comunque il realismo delle reazioni e dei sentimenti di tutti i personaggi.

Ovviamente voglio sapere se anche voi conoscete la Maas e questa sua strepitosa saga! Se, invece, vi manca come autrice, vi consiglio di darle una chance perché merita davvero! Io ne sono innamorata e sono felice di raccontarvi i suoi libri 😊

Purtroppo, in questi giorni sarò parecchio assente causa esami della sessione estiva e non so quando pubblicherò di nuovo qualcosa… Spero tra pochi giorni!

A presto
Federica 💋

Domino letterario di Novembre

Buon pomeriggio 😊

Perdonate la lunghissima assenza, ma quest’ultima settimana è stata un vero delirio!!! Comunque eccomi di ritorno e lo faccio con il Domino letterario di Novembre!

Giusto per rinfrescarvi la memoria, il domino è la catena di libri che vi porta a spasso tra diversi blog grazie a dei collegamenti tra le opere scelte, collegamenti che spaziano dal genere, ai richiami nella trama e/o nelle copertine, per i personaggi o per la scelta dell’autore o della categoria. Insomma, di tutto e di più 😆 Questo mese il genere o tema del domino è stato fisso: tutti i libri sono fantasy o distopici! Il mio si collega a quello precedente di Walk in Wonderland perché entrambi sono stati scritti da una donna e hanno copertine caratterizzate dagli stessi colori!

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Info

22403311Titolo
La corona di mezzanotte
Titolo originale
Crown of Midnight
Autore
Sarah J. Maas
Traduzione
F. Novajra
Editore
Mondadori
Anno
2014
Anno prima edizione
2013
Genere
Fantasy
Formato
Cartaceo
Pagine
428

Trama

Celaena è sopravvissuta ai lavori forzati nelle tremende miniere di Endovier e ha vinto la gara all’ultimo sangue per diventare la paladina del re. Da mesi il suo compito è uccidere per conto del sovrano, ma lei non ha mai rispettato il giuramento di fedeltà al trono: ha concesso alle vittime la possibilità di fuggire e ne ha inscenato la morte. Nessuno conosce il suo segreto, né il valoroso Chaol, l’amico e confidente di sempre, né il principe Dorian, ancora innamorato di lei. Ma quando una notte, in un corridoio buio, Celaena scorge una figura avvolta in un mantello nero, un altro segreto irrompe nella sua vita: nei sotterranei della fortezza cova una minaccia oscura e devastante, forse legata agli antichi riti magici banditi dal regno… È il momento delle scelte: contrastare questa magia ancestrale o andarsene? Abbandonarsi a un nuovo amore o rinunciare?

Parere

Celaena Sardothien, l’Assassina di Adarlan e ora Paladina del Re, è tornata (per me) e il nuovo pezzo di questa incredibile storia non ha deluso le mie alte aspettative. Anzi, le ha innalzate pagina dopo pagina.
Dopo gli eventi de Il trono di ghiaccio (trovate => qui <= la recensione), Celaena svolge il suo incarico di sicario personale del Re e si dimostra particolarmente abile nel suo lavoro. Tuttavia, nulla è mai lineare come appare e di fronte alla prospettiva di assassinare degli innocenti, Celaena scegli una via che potrebbe costare la vita alle persone a lei care se scoperta: inscenare le loro morti.
In questo secondo volume fatto sempre di intrighi, tradimenti, magia e di un oscuro passato che travolge nuovamente la vita della Paladina, Sarah J. Maas costruisce una storia avvincente e incalzante, con uno stile davvero coinvolgente e in cui le pagine scorrono letteralmente senza freno, cosa che mi ha resa parte sempre di più delle vite di Celaena, Chaol, Dorian e Nehemia.
A fare da sfondo tornano i misteri che hanno condotto il re di Adarlan al potere e le lotte per liberare Eyllwe e tutti i regni assoggettati al dominio di questo despota apparentemente invincibile, due elementi che, via via che la storia procede, coinvolgono Celaena sempre di più e la portano a fare esattamente ciò che non vorrebbe: smettere di ignorare il passato e costruire il futuro di cui tutti hanno bisogno perché lei è la sola che può farlo. 

Come nel primo volume, ho ritrovato una protagonista forte e determinata, caratterizzata da un profondo senso della giustizia e della lealtà verso coloro che veramente lo meritano. A differenza de Il trono di ghiaccio, però, emerge un nuovo lato di Celaena, più umano e fragile, che l’hanno resa ancora più speciale e della cui comparsa devo ringraziare il mio personaggio preferito, il capitano Chaol Westfall. Grazie a Chaol, infatti, Celaena si mostra in tutta la freschezza dei suoi diciotto anni e nella tenacia con cui si schiera a difesa delle persone che ama quando qualcuno le minaccia.

La rabbia la condusse in un luogo in cui sapeva soltanto tre cose: che Chaol era stato portato via da lei, che lei era un’arma fatta per uccidere, e che, se lui fosse rimasto ferito, nessuno sarebbe uscito vivo da quel magazzino.

Finalmente una coppia letteraria per la quale ho fatto il tifo non è stata destinata alla temuta friendzone!!! Battute a parte, il rapporto tra Celaena e Chaol è stata una delle sorprese del romanzo su cui più contavo, perché sin dal primo volume si percepiva tra loro una perfetta sintonia che li rendeva fatti l’uno per l’altra. Sorpresa, purtroppo, contraddistinta dal retrogusto amaro della realtà, perché gli eventi e le minacce che infittisco la trama li portano a dover fare i conti con i propri ruoli e compiti e a doverne affrontare le conseguenze.

La nave cominciò a muoversi. E Chaol, l’uomo che lei odiava e amava al punto da non riuscire a pensare ad altro, rimase lì a guardarla partire.

Io comunque non smetterò di sperare in un lieto fine per loro due, perché nonostante tutto sono davvero fatti l’uno per l’altra. E lo sanno anche loro!

Quando l’avrai scoperto, voglio che ti ricordi che non sarebbe cambiato niente per me. Quando si tratta di te, non è mai cambiato niente per me. Sceglierei ancora te. Sceglierò sempre te.

E come si fa a non adorare Chaol? È, a riconferma di quanto visto nel volume precedente, capace di vedere Celaena per chi è realmente, in tutte le imperfezioni e le debolezze del suo carattere, ma anche in ciò che la rende forte e intransigente, tanto da sapere che la fiducia persa è per lei il più grande degli ostacoli.
Ma loro due (per quanto ho amato i momenti passati con loro) non sono le uniche belle e brutte sorprese che rendono La corona di mezzanotte tanto meraviglioso quanto tragico e spacca cuore. Anche Dorian e Nehemia diventano davvero ingranaggi centrali all’interno della trama generale (ovvero deporre il re) e in modi che non mi sarei davvero mai aspettata. Soprattutto Dorian, il principe che ancora non è riuscito a capire né il suo valore né ciò che potrebbe renderlo un grande sovrano, ha le potenzialità per essere, insieme a Celaena (e in misura minore Chaol), uno degli artefici del cambiamento che sta lentamente avvenendo nelle terre di Adarlan. È un personaggio da cui mi aspetto grandi cose!
Quindi questo nuovo tassello della storia non ha fatto che aumentare la mia considerazione per i personaggi, in particolare Nehemia (anche se un po’ l’ho detestata in un certo punto), e l’aspettativa per sapere come continuerà e come l’Assassina di Adarlan compirà il proprio destino.

Voto

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Generalmente non do mai voti così alti se si tratta di un volume che fa parte di una saga, perché preferisco tenermi bassa e fare poi una valutazione generale sulla saga (altrimenti mi ritrovo come per Divergent: adorato il primo, detestato l’ultimo), però per questo ho dovuto fare un’eccezione! La saga di Sarah J. Maas mi ha conquistata e adesso non vedo l’ora di avere tra le mani il terzo!!

Poiché non si partecipa da soli a un domino, vi lascio il calendario completo 😊

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La mia tappa si chiude qui, ma vi aspetta l’ultima da Virginia su Le recensioni della libraia! Buona lettura e buon pomeriggio!

Federica 💋